28 marzo 2024
Aggiornato 12:00

CIGS in deroga: in Veneto è operativa da oggi

Così come previsto dal precedente accordo del 30 marzo

VENEZIA - Organizzazioni sindacali, associazioni imprenditoriali ed istituzioni venete hanno concluso, apponendovi la firma questa mattina a Palazzo Balbi, sede della Giunta Regionale del Veneto, il protocollo sulle linee guida per l’applicazione della CIGS in deroga così come previsto dal precedente accordo del 30 marzo.
Viene disposto che i datori di lavoro che possono utilizzare della cassa integrazione speciale in deroga a beneficio dei loro dipendenti devono avere l’unità produttiva ubicata in Veneto ed appartenere al settore dell’artigianato, del terziario, delle cooperative (compreso trasporto e facchinaggio) e gli studi professionali. Ne sono escluse quindi solo le aziende agricole, del credito e assicurazioni, dello spettacolo, amatoriali e portuali, nonché i datori di lavoro domestico.
Anche le imprese industriali, quando non vi sono le condizioni per usare la Cig «normale» potranno accedere a questo ammortizzatore sociale.

Si allarga anche la rosa delle tipologie dei lavoratori beneficiari: oltre agli operai e agli impiegati la CIGS in deroga è accessibile anche a quadri, apprendisti, lavoratori con contratto di inserimento, soci- lavoratori delle cooperative, lavoratori somministrati, lavoranti a domicilio la cui azienda committente utilizzi la CIG per crisi o ristrutturazione. Ne rimangono quindi esclusi i lavoratori agricoli, i collaboratori coordinati, i dirigenti, i domestici.

Il sussidio previsto è pari all’80% della retribuzione per un periodo non superiore a 6 mesi oppure 180 giornate anche non continuative.
Il protocollo stabilisce anche le procedure di accesso alla CIGS in deroga: consultazione con i sindacati in sede aziendale, le domande vanno inviate alla Regione Veneto e, una volta autorizzate, l’Inps provvede al pagamento diretto delle indennità.

«Il quadro degli strumenti operativi per la tutela del reddito dei lavoratori colpiti dalla crisi si completa così con la possibilità di utilizzare la Cigs in deroga - ha sottolineato il segretario Cisl Giulio Fortuni- che si aggiunge alla indennità di disoccupazione in deroga, un ammortizzatore, quest’ultimo che abbiamo usato fino ad oggi per sostenere il reddito di oltre 14 mila lavoratori sospesi. Positivo anche l’allargamento a tutte le tipologie di lavoro dell’indennità e la semplificazione delle procedure di accesso che permetteranno ai lavoratori interessati di ricevere in tempi rapidi i sussidi di cui hanno diritto- Abbiamo quindi una dotazione sufficiente di protezioni sociali per affrontare i prossimi mesi della crisi».

Per Franca Porto si tratta anche di «cogliere l’occasione per realizzare finalmente una reale riforma degli ammortizzatori sociali del cui attuale assetto la crisi ha dimostrato i limiti sotto tutti i profili. Il Veneto che in materia ha marciato in avanguardia grazie alla piena volontà di concertazione di tutte le parti private ed istituzionali ha tutte le caratteristiche per diventare regione di sperimentazione avanzata di un nuovo welfare sul lavoro».