FIAT, Camusso (Cgil): bene Scajola, ora tavoli su crisi
“Chimica e auto principali emergenze”
ROMA – «Parole importanti che richiamano, da una parte, la necessità di non sottovalutare la crisi, dall’altra il gruppo Fiat alla difesa degli stabilimenti italiani. Così come è importante la formazione di tavoli di confronto». Così la segreteria confederale della Cgil, Susanna Camusso, commenta l’intervista di oggi del ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, a il Corriere della Sera.
Per la dirigente sindacale della Cgil, «a partire da queste sue affermazioni, è necessario che il ministro stesso si adoperi affinché le principali emergenze, da subito Fiat e Porto Marghera, vedano l’apertura del confronto che disegni per Fiat una prospettiva nel nostro paese che garantisca il mantenimento di tutti gli stabilimenti, a partire da quelli nel Mezzogiorno; e che garantisca alla chimica la continuità produttiva e degli investimenti di Vilnys Italia».
«Al ministro di certo non sfuggirà - prosegue Camusso - l’opportunità di attivare un coordinamento, che abbia al centro la crisi, con le parti sociali, a partire dalla proroga a 104 settimane della cassa integrazione ordinaria». Una richiesta che per la Cgil è «uno strumento essenziale per governare questa stagione e che è ancor più urgente per aziende, come la CNH del gruppo Fiat, molto vicine all’esaurimento delle 52 settimane di cigo». Per questo, conclude Camusso, «un tavolo di coordinamento permetterebbe, oltre a fare il punto sulle situazioni industriali, di compiere scelte di politica industriale che guardino all’Italia dopo la crisi. Alla luce di questo, siamo certi che verremo convocati nelle prossime ore».
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