28 agosto 2025
Aggiornato 03:00

Risparmio ed efficienza energetica nella Pubblica Amministrazione

UIL: «Non è solo una risposta alle esigenze climatiche, ma anche un potente volano di occupazione e di sviluppo»

«La ristrutturazione in senso energetico del patrimonio pubblico non è solo una risposta alle esigenze climatiche, ma anche un potente volano di occupazione e di sviluppo».
E’ questo quanto emerge da uno studio su «Risparmio ed efficienza energetica nella Pubblica Amministrazione» che la UIL ha presentato oggi presso la sede del GSE.

«Se è vero, ha dichiarato Paolo Carcassi Segretario Confederale UIL, che l’efficienza energetica contribuisce per il 52% alle riduzioni di emissione di CO2 di qui al 2020, ci interessano anche altri aspetti qualificanti di un processo di efficientamento degli immobili, collegati alla crescita della produzione e della occupazione.

Nel nostro studio, pubblicato sul sito della UIL, elaborato con il Cresme e Legambiente, abbiamo preso in esame i 4753 edifici pubblici adibiti a uffici più vecchi, situati nel Centro Sud e più bisognosi di ristrutturazione.

Ebbene se la ristrutturazione viene effettuata nel segno dell’efficientamento energetico, a fronte di una spesa di 1,8 miliardi di euro si avrebbe un risparmio energetico annuo di 91 milioni di euro.

Se a questo aggiungiamo il ritorno fiscale per lo Stato delle cifre spese, pari a 511 milioni e l’incremento del reddito per gli immobili che sono in affitto, pari a 350 milioni di euro si ha il risultato che in dieci anni si copre l’intero investimento.

Ma nel frattempo abbiamo creato tanta attività, tanto indotto, fatto crescere il reddito e, secondo lo studio, 17.300 nuovi posti di lavoro.

Da questo esempio deve partire una iniziativa nei confronti del Governo perché si assuma una iniziativa generale di riqualificazione del patrimonio immobiliare, non solo come risposta ambientale, ma come volano di crescita e di occupazione senza gravare ulteriormente sui conti dello Stato.

Bisogna uscire dalla logica dei tagli sui servizi e sul personale fini a se stessi per affermare invece una riduzione virtuosa dei costi.

L’efficientamento energetico è una sfida che si pone al Nostro Paese e le Amministrazioni Pubbliche possono essere il motore di questo processo.