Coldiretti: per 3 mln di italiani al pic nic con fave e pecorino
E' quanto stima la Coldiretti in riferimento ad una giornata che unisce momenti di riflessione sull'importanza sociale del lavoro con occasioni di svago dagli impegni quotidiani
Sono quasi tre milioni gli italiani che trascorrono il primo maggio, in compagnia di parenti e amici, con picnic al mare, al lago o nel verde, secondo una tradizione che resiste nel tempo e che in molte regioni vede come protagonista un menu a base di fave e pecorino. E' quanto stima la Coldiretti in riferimento ad una giornata che unisce momenti di riflessione sull'importanza sociale del lavoro con occasioni di svago dagli impegni quotidiani fuori dalle città.
Braciolate sul posto, ma anche frittate, pasta al forno preparata in casa, pollo e verdure crude e cotte sono i piatti preferiti del menu all'aria aperta dove in molte regioni è irrinunciabile l'abbinamento fava e pecorino che - sottolinea la Coldiretti - unisce due prodotti della tradizione agroalimentare nazionale conosciuti entrambi fin dal tempo degli antichi romani.
L'Italia - precisa la Coldiretti - produce quasi 60 milioni di chili di fave fresche che sono state vendute quest'anno a prezzi stabili compresi tra uno e due euro, mentre sono ben 5 i pecorini nazionali che hanno ottenuto la protezione comunitaria come denominazioni di origine (Romano, Sardo, Siciliano, Toscano e per ultimo di Filiano).
Se la festa dei lavoratori per molti è l'occasione per organizzare una scampagnata fai da te con la preparazione casalinga, o direttamente sul posto, dei pasti, sono numerosi anche coloro che - continua la Coldiretti - non rinunciano a qualche comodità e colgono l'opportunità di gustare cibi tradizionali rivolgendosi a uno dei 18mila agriturismi italiani.
Saranno circa trecentoventicinquemila i cittadini che hanno scelto di pernottare in agriturismo durante il ponte del primo maggio, con un aumento dell’8 per cento rispetto allo scorso anno, sulla base delle analisi di Terranostra, in riferimento ai dati di Federalberghi.Molti agriturismi - continua la Coldiretti - mettono a disposizione anche spazi attrezzati per pic-nic all'aria aperta che rispettano le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all'acquisto dei prodotti aziendali.
E se la buona tavola è una delle ragioni principali per scegliere l'agriturismo, sono sempre piu' spesso offerti programmi ricreativi come l'equitazione, il tiro con l'arco, il trekking mentre in quasi la metà non mancano attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici. Una occasione - precisa Terranostra - per abbandonare le città e riscoprire il gusto di stare insieme all'aria aperta con i sapori semplici della tradizione che è apprezzata, oltre che dai gruppi familiari, in misura crescente da comitive di giovani.
Il successo del week end nel verde è favorito in Italia dalla varietà dei percorsi turistici legati all'enogastronomia con 142 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio e, oltre agli agriturismi, in Italia sono «aperti al pubblico» per acquistare prodotti enogastronomici 60.700 frantoi, cantine, malghe e cascine. Il Belpaese secondo la Coldiretti può contare anche su 772 parchi e aree protette che coprono il 10 per cento del territorio nazionale, sulla leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con ben 174 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4396 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 477 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (316 vini Doc, 41 Docg e 120 Igt).