2 ottobre 2025
Aggiornato 19:30

Commercio, ADOC: no alla legge anti-kebab in Lombardia

Danno grave per piccoli esercizi e consumatori

MILANO - Nuovo attacco degli Enti locali ai locali take-away, dalle kebaberie alle pizzerie alle gelaterie. In Lombardia è stata approvata una legge che impone la chiusura dei suddetti locali all'una di notte e vieta le consumazioni sui marciapiedi fuori dai locali. Per Adoc è l'ennesimo provvedimento che danneggia piccoli esercizi e consumatori.

«L'ennesima legge assurda, che va a colpire gravemente i piccoli esercizi alimentari e i consumatori - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - prevedere la chiusura notturna all'una e il divieto di consumazione dei cibi sui marciapiedi fuori dai locali significa, in pratica, obbligare l'attività a chiudere in poco tempo, dato che il grosso del loro commercio avviene proprio di notte. Inoltre è un danno notevole anche per i consumatori. Fast food e take-away costituiscono sia un fondamentale luogo di aggregazione sia una possibilità di cenare e sfamarsi con pochi euro, soprattutto per le fasce di popolazioni più giovani.»

Per Adoc, inoltre, la legge potrebbe violare le norme del libero mercato
«Limitare l'attività di tali esercizi compromette le regole della libera concorrenza e del libero mercato - continua Pileri - e priva i consumatori della possibilità di scelta e impedisce la determinazione di un prezzo di mercato equo. Già in altre comuni italiani abbiamo assistito a tali limitazioni, come Bologna, dove si intende applicare la Delirium Tax, con effetto retroattivo, sulle presunte pubblicità prodotte dai commercianti della città, dai menu esposti in vetrina alle vetrofanie delle carte di credito accettate. Come Lucca, dove il Comune ha approvato un regolamento per cui non è ammessa, all'interno del centro storico, l'apertura di ristoranti etnici. E in ultimo Roma, dove si è cercato, ma fortunatamente non riuscito, di colpire la tradizione del cornetto caldo notturno. Sono interventi dannosi sia per i consumatori che per l'economia.»

Per Adoc si va a colpire un settore già in forte crisi
«E' necessario salvaguardare questo settore del commercio, sempre più in crisi, anche per prevenire un impoverimento economico e culturale dei comuni stessi - continua Pileri - ma operando sempre nel rispetto della concorrenza e delle regole di mercato. Sono vittime di un sistema che li sta comprimendo ed escludendo, grazie al boom di hard discount, grandi magazzini, outlet e centri commerciali. Sia per i prodotti alimentari che per i secondari. E' in atto una desertificazione delle aree commerciali dei centri storici, dove negli ultimi tempi si sono ridotti di oltre 20% i piccoli negozi, i banchi e gli ambulanti. Occorre trovare delle soluzioni in modo da garantire la loro sopravvivenza.«