Benzina, Codacons: i petrolieri speculano sulla gita di pasquetta
«I prezzi alla pompa non calano e gli italiani in vacanza pagano 112 milioni di euro in più»
ROMA - La compagnie petrolifere continuano indisturbate a speculare sul prezzo dei carburanti e a non adeguarsi alla flessione del petrolio. Il Codacons ha calcolato quanto ha fruttato questo giochino sulla sola gita di Pasquetta.
Considerando una media di sedici milioni di auto in viaggio ed un pieno di carburante necessario per andare e tornare dalla località prescelta per la gita fuori porta (c’è anche chi ha scelto di andare in vacanza per 3 giorni), si tratta di un guadagno aggiuntivo per le compagnie petrolifere di ben 112 milioni di euro per poco più di un weekend di lavoro. Dunque perché affrettarsi a calare i prezzi?
Il dato dimostra che il mancato adeguamento del prezzo dei carburanti alla media europea e la doppia velocità rispetto all’andamento del petrolio consentono guadagni stratosferici ai petrolieri.
Per questo l’associazione di consumatori aveva chiesto al Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola di convocare a fine marzo i petrolieri e chiedeva liberalizzazioni più incisive in un settore dominato dai cartelli. Ma l’appello è rimasto inascoltato.