20 agosto 2025
Aggiornato 11:00

A Pasqua 8,5 milioni in vacanza, ma crolla del 25% spesa procapite

Bocca (Federalberghi): «Urgenti misure governative»

NAPOLI - Saranno quasi 8,5 milioni gli italiani che andranno in vacanza per Pasqua, pari al 17,9% della popolazione contro i 7 milioni del 2008. Ma per quest'anno si prevede una calo vertiginoso della spesa media pro-capite: -25% rispetto ad un anno fa. A scattare la fotografia sulle vacanze degli italiani ad una settimana dalle festività pasquali è Federalbeghi che oggi a Napoli presenta i dati previsionali nel corso della 59sima Assemblea generale ordinaria della Federazione.

Con la crisi che incombe, quest'anno la spesa media pro-capite (comprensiva di trasporti, cibo, alloggio e divertimenti) si attesterà sui 291 euro rispetto ai 387 del 2008 (-25%), generando un giro d'affari di 2,5 miliardi di euro (rispetto ai 2,7 miliardi di Euro del 2008). Nel dettaglio chi resterà in Italia spenderà in media 253 euro (-26% su 2008), mentre chi andrà oltreconfine ne spenderà in media di 595 a persona (-8%). Le difficoltà economiche spingono gli italiani a rivedere anche le proprie abitudini vacanziere. Cambia infatti la scelta dei luoghi dove pernottare: più di un italiano su quattro (26%) dice di alloggiare in casa di parenti o amici, sebbene l'albergo si mantenga in vetta alla classifica con il 30% delle preferenze (rispetto al 36% del 2008).

Un decremento per la casa di proprietà scelta dal 21% degli italiani, per gli appartamenti in affitto (5% rispetto al 6% del 2008), gli agriturismo (4% contro 6% 2008) e i campeggi (2% verso 3% 2008). Quanto alla località, per chi resterà in Italia sarà il mare la scelta privilegiata (39% delle preferenze), seguita dalla montagna al 27%. Crescono in modo cospicuo le località d'arte che toccano il 19% (rispetto al 15% del 2008), mentre il 3% andrà in località lacuali e un 1% in località termali e del benessere. Per chi invece preferirà l'estero, spiccano le capitali europee con il 60% dei consensi (rispetto al 49% del 2008), seguite dalle località di mare con il 20% (rispetto al 29% del 2008).

«La Pasqua 'alta' e l'impossibilità di utilizzare la prossima festività del 25 aprile per organizzarsi un ponte vacanziero spingerà un maggior numero di italiani a muoversi - ha commentato Bernabò Bocca, presidente Federalberghi-Confturismo - Ma l'incremento numerico di italiani è condizionato ancora una volta da un calo vertiginoso della capacità di spesa».

Di qui la richiesta di un «urgente varo di misure governative volte a salvaguardare l'occupazione e rilanciare i consumi. Occorre - sostiene Bocca - la concessione di una detrazione di imposta commisurata ad una parte delle spese sostenute dalle famiglie per l'acquisto di soggiorni in strutture turistico ricettive italiane; l'individuazione di uno strumento che consenta alle imprese turistiche di contenere l'impatto del costo del lavoro; la proroga del termine per l'adeguamento alle prescrizioni di prevenzione incendi». «Su questa piattaforma di proposte - conclude Bocca - dichiariamo la nostra totale disponibilità ad un confronto con l'Esecutivo, per cercare in brevissimo tempo di chiudere un pacchetto per il rilancio del settore».