Fonspa: i lavoratori del Credito fondiario chiedono intervento urgente dell'Abi
Estrema preoccupazione e rabbia la situazione in cui ormai versa da oltre un anno la banca
ROMA - «I Lavoratori del Credito Fondiario SpA Fonspa, riuniti in assemblea generale il 31 marzo 2009, valutano con estrema preoccupazione e rabbia la situazione in cui ormai versa da oltre un anno la banca. La gravità della situazione aziendale è acuita dall'atteggiamento tenuto dall'azionista Morgan Stanley e dalla direzione aziendale che oltre a non intrattenere relazioni sindacali serie e costruttive non dà alcun segno concreto di possedere strategie utili a condurre in porto la annunciata cessione del pacchetto azionario tutelando l'integrità operativa della banca, i livelli occupazionali e le consolidate professionalità». E' quanto si legge in un comunicato sottoposto all'assemblea dei lavoratori del Credito Fondiario Fonspa riuniti oggi in assemblea.
«Infatti, -si legge nel comunicato- ormai da alcuni mesi l'operatività della banca è sostanzialmente azzerata e non sussiste alcun segnale di progresso nelle trattative di vendita che sembrano cristallizzate ormai da mesi sull'ipotesi, peraltro mai ufficializzata dalla direzione, di cedere la banca a finanzieri titolari di una piccola società di recupero crediti, i quali non sembrerebbero in grado di garantire né la prosecuzione di tutte le linee di business presenti in azienda, né tantomeno i livelli occupazionali che potrebbero subire una drastica riduzione. Nel frattempo sono stati manifestati interessi da più parti che la proprietà non ha inteso al momento considerare. In tale situazione permane la cortina del silenzio dietro la quale si è trincerato ormai da tempo l'Amministratore Delegato Luca Preziosi che continua a negare alle OO.SS. un informativa corretta e trasparente, e permane la latitanza del professor Domenico Siniscalco (Head Country Italy di Morgan Stanley) il quale dopo alcune generiche ed offensive missive inviate alle OO.SS. non ha dato segni di vita ad una esplicita richiesta di confronto serio e trasparente con le OO.SS. Analogo atteggiamento di latitanza è perseguito anche dal presidente di Fonspa Claudio Bombonato».
«I Lavoratori del Fonspa, con il sostegno delle Segreterie Nazionali, Regionali e Provinciali delle sigle FABI, FIBA CISL, FISAC CGIL, SINFUB, UGL Credito, denunciano agli organi di informazione tale pesante situazione che rischia di portare alla liquidazione e fallimento una banca di secolare tradizione ed esperienza che potrebbe svolgere un utile ruolo soprattutto in questo particolare momento di crisi economica e finanziaria. I Lavoratori del Fonspa denunciano inoltre che conseguenza di tale situazione potrebbe essere la perdita del posto di lavoro da parte dei 160 lavoratori occupati in Fonspa».
«I lavoratori del Fonspa, di concerto con le Segreterie Nazionali, Regionali e Provinciali delle sigle FABI, FIBA CISL, FISAC CGIL, SINFUB, UGL Credito, -chiude la nota- chiedono l'intervento deciso dell'ABI, degli organismi politici e dell'Organo di Vigilanza, affinché usino tutti gli strumenti in loro possesso per richiamare l'azionista Morgan Stanley e la Direzione Aziendale ad un comportamento finalizzato ad un concreto rilancio della banca al fine di una utile ed appetibile collocazione sul mercato e non accetteranno soluzioni che possano compromettere i livelli occupazionali e il futuro delle loro famiglie».
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