16 aprile 2024
Aggiornato 06:30

G20, Obama: Gli Usa sono pronti ad assumere la leadership

Intervento sul Times: «Gli altri sono pronti a seguirci?»

ROMA - «Mezze misure» o «iniziative isolate» di qualsivoglia nazione non potranno affrontare le «sfide dell'economia globale» che si prospettano nel periodo che stiamo vivendo. Lo ha chiarito Barack Obama, in un intervento pubblicato sull'edizione odierna del Times. Oggi - spiega il presidente degli Stati Uniti dalle colonne del quotidiano britannico - i leader del G20 hanno la responsabilità di prendere iniziative audaci, complete e coordinate che non solo facciano partire la ripresa, ma lancino inoltre una nuova era di impegno economico per impedire che una crisi come questa si verifichi ancora».

Nessuno può negare l'urgenza di agire», ha proseguito Obama, «Una crisi nel credito e nella fiducia ha invaso le frontiere, con conseguenze in ogni angolo del mondo. Per la prima volta in una generazione, l'economia globale e il commercio sono in contrazione. Migliaia di miliardi di dollari sono stati persi, le banche hanno bloccato i prestiti e a decine di migliaia perderanno il loro lavoro nel globo. La prosperità di ogni nazione è stata messa a repentaglio, con la stabilità dei governi e la sopravvivenza delle popolazioni nelle parti più vulnerabili del mondo». Una volta per tutte», l'analisi dell'inquilino della Casa Bianca, «abbiamo imparato che il successo dell'economia americana è legato inestricabilmente all'economia globale. Non c'è spazio fra l'azione che ripristina lo sviluppo all'interno dei nostri confini e azione che lo supporti oltre. Se le persone negli altri Paesi non possono spendere, i mercati si esauriscono: abbiamo già assistito al più grande calo nelle esportazioni degli Stati Uniti in quasi quattro decenni, che ha portato direttamente alle perdite di occupazione negli Stati Uniti. E se continuiamo a lasciare agire in modo avventato e irresponsabile le istituzioni finanziarie nel mondo, rimarremo intrappolati in un ciclo di bolla e fallimento.

Ecco perché il prossimo summit di Londra è direttamente attinente alla nostra ripresa interna». Il mio messaggio è chiaro», ha aggiunto Obama, «gli Stati Uniti sono pronti ad assumere la guida e invitiamo i nostri alleati a seguirci con senso di urgenza e uno scopo comune. Molto lavoro positivo è stato svolto, ma molto di più ne resta da svolgere. La nostra leadership è fondata su una semplice premessa: ci comporteremo con coraggio per risollevare l'economia americana dalla crisi e per riformare la nostra struttura di regole, e queste azioni saranno rafforzate tramite azioni complementari all'estero. Con il nostro esempio, gli Stati Uniti possono promuovere un recupero globale e sviluppare fiducia nel mondo; e se il vertice contribuisse a galvanizzare l'azione collettiva, potremmo forgiare una ripresa sicura e le crisi future potrebbero essere evitate».

I nostri sforzi devono cominciare con un'azione rapida per stimolare la crescita», ha proseguito Obama nel suo intervento sul Times, «Abbiamo già approvato la legge americana di Ripresa e Reinvestimento, lo sforzo più drammatico per avviare la creazione di posti di lavoro e gettare la base per la crescita in una generazione. Anche altri membri del G20 hanno perseguito lo stimolo fiscale e questi sforzi dovrebbero essere robusti e sostenuti fino al ripristino della domanda. Mentre procediamo, dovremmo abbracciare un impegno collettivo per incentivare il commercio e l'investimento, resistendo al contempo al protezionismo che allargherebbe questa crisi». In secondo luogo, ha sottolineato il presidente degli Stati Uniti, occorre «ristabilire il credito da cui dipendono imprese e consumatori. In patria, stiamo lavorando aggressivamente per stabilizzare il nostro sistema finanziario.

Ciò comprende una valutazione onesta dei bilanci delle nostre banche principali e porterà direttamente al prestito che può aiutare gli americani ad acquistare prodotti, rimanere nelle loro case e a crescere le loro attività. Ciò deve continuare a essere amplificato tramite le azioni dei nostri alleati del G20. Insieme, possiamo abbracciare una struttura comune che insiste sulla trasparenza, sulla responsabilità e sull'obiettivo del ripristino del flusso di credito che è la linfa vitale di un'economia globale crescente. E il G20, insieme alle istituzioni multilaterali, può fornire le finanze commerciali per contribuire ad aumentare le esportazioni e a creare gli impieghi».

Terzo, ha aggiunto Obama, «abbiamo un obbligo economico, di sicurezza e morale a tendere la mano ai Paesi e alle popolazioni che affrontano il rischio più grande. Se voltiamo loro le spalle, la sofferenza provocata da questa crisi sarà ingigantita e la nostra stessa ripresa sarà ritardata perché i mercati per i nostri prodotti si restringeranno ulteriormente e altri posti di lavoro saranno persi negli Stati Uniti. Il G20 dovrebbe dispiegare rapidamente le risorse per rafforzare i mercati emergenti, per rafforzare sostanzialmente la capacità di emergenza del Fondo monetario internazionale e per aiutare la banche di sviluppo regionale ad accelerare il prestito. L'America sosterrà i nuovi investimenti nella sicurezza alimentare che possono aiutare i più poveri a cavarsela nei giorni difficili che verranno».