11 novembre 2024
Aggiornato 08:30
FederBio e Ministero dello Sviluppo Economico

Biologico: un nuovo impulso per il comparto già in crescita nel nostro Paese

Firmato l'accordo di settore per il sostegno all'internazionalizzazione del comparto biologico nazionale

Il Ministro Scajola ha firmato il testo dell’accordo di settore con FederBio per il sostegno dell’internazionalizzazione del comparto delle produzioni biologiche italiane. L’accordo, a cui seguirà nei prossimi giorni la firma di un’intesa operativa con ICE, prevede la realizzazione di un primo progetto che interessa il mercato americano, con un focus su Stati Uniti e Brasile, e il coinvolgimento di Bologna Fiere per rafforzare la presenza di operatori e buyer esteri alla fiera SANA di Bologna, il principale evento espositivo per il Biologico in Italia.

«In un momento di difficoltà per l’economia nazionale e di forte criticità per i consumi, l’agroalimentare di qualità e biologico rappresenta uno degli elementi di punta per l’internazionalizzazione delle nostre imprese» ha dichiarato il Presidente di FederBio Paolo Carnemolla. «Devo dare atto al Ministro Scajola di aver colto con immediatezza il senso strategico di questo accordo di settore e alla struttura del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’ICE di aver lavorato con impegno per concretizzare l’avvio della collaborazione. Il rafforzamento delle relazioni commerciali internazionali delle nostre imprese e del sistema fieristico nazionale sul fronte delle produzioni biologiche e della sostenibilità sono fattori decisivi, anche nella prospettiva di Expo 2015 che si terrà a Milano. Mi auguro inoltre che attorno a questo accordo possa nascere finalmente una vera azione di sistema Paese per la promozione delle produzioni di eccellenza italiane che coinvolga anche Buonitalia SpA e le Regioni» ha concluso Carnemolla.

La firma dell’accordo è d’impulso allo sviluppo del comparto del Biologico, che in controtendenza rispetto ad altri ambiti dimostra una sana crescita, sia in Italia sia all’estero.

L’Italia è il Paese leader in Europa, con 50.276 Operatori (di cui 45.389 agricoltori) ed oltre un milione e centocinquantamila ettari (il 9% della Sau nazionale); è il primo produttore al mondo per cereali, frutta e ortaggi, agrumi, olive e uva; il secondo al mondo per il riso; il primo Paese al mondo per le esportazioni di Bio. La posizione geografica e il know-how danno inoltre al nostro Paese un vantaggio competitivo a livello europeo ed internazionale, rispetto alla valorizzazione del Biologico mediterraneo.

La sana crescita del comparto del Biologico è la risposta alla crescente domanda dei consumatori di coniugare sicurezza alimentare, tutela ambientale, qualità organolettica e nutrizionale.

Tale risposta dimostra la capacità e la modernità degli imprenditori agricoli biologici, dal profilo decisamente peculiare e dunque trainante per il futuro dell’agricoltura italiana: un’età decisamente bassa per il sistema agricolo nazionale, un elevato livello culturale, una forte propensione all’impiego delle nuove tecnologie e uno spiccato interesse per l’innovazione, la diversificazione del business e l’internazionalizzazione.