19 aprile 2024
Aggiornato 08:00

Il 38% delle imprese brianzole chiede sostegno alle banche

Una impresa lombarda su cinque ha difficoltà con le banche, in particolare a Como e Monza

MONZA - Circa una impresa lombarda su cinque, in questo periodo, ritiene che la carenza di liquidità dipenda dalle difficoltà con le banche, in particolare a Como e Monza dove la percentuale supera il 22%, tra coloro che hanno difficoltà ad ottenere anticipazioni dagli istituti di credito o lamentano una riduzione dei fidi. E agli istituti di credito in questi primi mesi del 2009 ha fatto ricorso il 35,9% delle imprese lombarde, chiedendo nuovi prestiti e finanziamenti.

In Brianza oltre il 22% delle imprese ha difficoltà con le banche tra coloro che hanno difficoltà ad ottenere anticipazioni dagli istituti di credito o lamentano una riduzione dei fidi mentre il 31,3% alle insolvenze dei pagamenti. E agli istituti di credito in questi primi mesi del 2009 ha fatto ricorso il 37,5% delle imprese brianzole, chiedendo nuovi prestiti e finanziamenti. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza nel mese di marzo e che ha coinvolto circa 800 imprese lombarde. E oggi fra i provvedimenti anticrisi, in Camera di commercio di Monza e Brianza alcune banche della Brianza  hanno aderito all’accordo, già siglato da Provincia di Milano, Abi, Commissione Regionale ABI Lombardia, Cgil, Cisl, Uil e le maggiori associazioni di categoria. I lavoratori della Brianza, in cassa integrazione straordinaria, potranno disporre in tempi rapidi dell’indennità di cassa integrazione straordinaria anticipata da alcune banche.

Hanno aderito all’accordo oltre alla Provincia di Milano – Progetto Monza e Brianza, Camera di commercio di Monza e Brianza, Cgil, Cisl, Uil, la Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza, la Banca di Credito Cooperativo di Lesmo, la Banca di Credito Cooperativo di Barlassina, la Banca cooperativa di Triuggio e della Valle del Lambro, anticipando ai propri clienti l'indennità di cassa integrazione straordinaria a tasso zero. Oltre alle BCC, hanno aderito con modalità differenti anche Banca Popolare di Bergamo Spa, Banco di Desio e della Brianza, Banca Intesa San Paolo Spa, Monte dei Paschi di Siena, Banca Regionale Europea, Credito Artigiano.

Misura dell’anticipazione  L’anticipazione dell’indennità Cigs spettante avverrà tramite l'apertura di credito in un conto corrente apposito, se richiesto dalla banca, con disponibilità crescente per frazioni mensili, per un massimo di sette, ognuna non superiore all'80% della retribuzione mensile percepita in servizio al netto degli oneri sociali e fiscali (max 900 euro mensili) per un importo complessivo non superiore a 6mila euro. L’apertura di credito cesserà con il versamento da parte dell’Inps dell’indennità Cigs e, comunque, non potrà avere durata superiore a sette mesi.

«Questa è una prima importante misura anticrisi – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – che riesce a coinvolgere anche gli istituti di credito e ci permette di dare una risposta concreta e immediata all’emergenza sociale dei lavoratori che subiscono le conseguenze della crisi. Ora chiediamo alle banche un ulteriore sforzo volto ad aprire il credito per far ripartire le imprese.»

«L’accordo siglato oggi anche in Brianza, è un passo avanti concreto per conciliare le esigenze delle famiglie con quelle delle imprese. Offriamo, così, un po’ di sollievo ai lavoratori che stanno vivendo momenti difficili, mettendo a disposizione subito risorse vere» – spiega Gigi Ponti, Assessore all’attuazione della Provincia MB – «Un intervento concreto che testimonia l’utilità di avere un Ente vicino, come la Provincia, attento ad ascoltare e raccogliere le richieste del territorio.»