19 aprile 2024
Aggiornato 12:30

Accordo Simona - La Perla, nessun licenziamento

Nessun licenziamento, ma ricorso alla cassa integrazione straordinaria per due anni

BOLOGNA - Nessun licenziamento, ma ricorso alla cassa integrazione straordinaria per due anni, a partire da marzo, come provvedimento necessario per la contrazione del mercato e per la necessità del Gruppo La Perla (produttore di intimo di qualità) di riorganizzare e razionalizzare l'insieme delle proprie attività, sia in Italia che all'estero. E' questo il contenuto dell'accordo raggiunto in Regione per l'azienda Simona di San Piero in Bagno, una delle piccole aziende che lavorano per il gruppo.

L'intesa segue l'accordo firmato in dicembre a Bologna per interventi di riorganizzazione e ristrutturazione, con conseguente ricorso alla cassa integrazione straordinaria, assicurando quindi le stesse tutele alle lavoratrici. L'impegno delle lavoratrici della storica azienda di abbigliamento intimo della Valle del Savio, delle organizzazioni sindacali, delle istituzioni e del Gruppo La Perla hanno reso possibile un lungo confronto tra le parti che ha portato alla firma di un'intesa sindacale tra l'azienda, le Rsu, i sindacati regionali e provinciali di categoria dei tessili, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Forlì-Cesena e il Comune di Bagno di Romagna.

Il Gruppo La Perla, inoltre, si impegna a ricercare attivamente soluzioni imprenditoriali alternative per consentire l'avvio di concrete attività produttive che possano offrire proposte occupazionali alle lavoratrici in cassa integrazione straordinaria. Per questo l'azienda metterà a disposizione i macchinari e gli Enti pubblici i necessari supporti formativi. «E' un ulteriore accordo che si raggiunge in Regione -ha dichiarato l'assessore alle Attività produttive Duccio Campagnoli- che evita il ricorso ai licenziamenti grazie ad un impegno comune, affermando la linea che ci siamo dati per affrontare la crisi».

Nel caso dell'azienda Simona, la situazione è particolarmente delicata sia perché la stragrande maggioranza sono donne, sia perchè il territorio offre modeste alternative occupazionali. Da qui la necessità, ribadita dal responsabile della Cisl emiliano -romagnola Piero Ragazzini- di «uno sforzo comune per superare questa fase difficile, evitando di disperdere il patrimonio produttivo e occupazionale. Seguendo nel contempo il processo di riposizionamento nel mercato e di ristrutturazione del Gruppo La Perla, così da salvaguardare insieme al marchio una eccellenza produttiva importante del Made in Italy».