3 ottobre 2025
Aggiornato 10:00

Coldiretti Cremona: incontro con i Conferenti Italatte

Per condividere l’azione in materia di prezzo

Coldiretti Cremona ha dato vita, stamani a Crema, presso l’Ufficio Zona di via del Macello, ad un incontro rivolto ai Soci conferenti Italatte, nel quale si è illustrato agli allevatori quanto emerso nei numerosi incontri avuti con la parte industriale e si è condivisa un’analisi in merito all’andamento della situazione di mercato. Erano presenti il Presidente Roberto De Angeli, il Direttore Assuero Zampini e il dott. Pietro Scolari, Responsabile provinciale dell’Ufficio Economico.

I vari interventi dei responsabili Coldiretti e dei numerosi allevatori hanno esplicitato la necessità di mantenere un punto di riferimento, con un prezzo stabilito, evitando la totale deregulation, o la sottoscrizione di contratti in caduta libera, che sarebbe conseguenza dell’assenza di un accordo sul prezzo. Si è dunque condivisa la decisione di dare il proprio assenso al completamento di un negoziato, in atto a livello provinciale e regionale tra i rappresentanti degli allevatori e l’industria, che consenta di raggiungere un nuovo accordo che – pur prendendo atto della difficile situazione di mercato – permetta di evitare drastiche riduzioni del prezzo alla stalla riconosciuto agli allevatori. «Si è condivisa la strada di proseguire in un discorso serio con un’industria che, negli ultimi anni, ha dimostrato la reale volontà di dialogare con la parte agricola, insieme all’impegno di incrementare il proprio utilizzo di latte conferito da stalle italiane – spiega Pietro Scolari –. Nei prossimi giorni, pertanto, ci si incontrerà per completare i contatti avuti e per giungere alla definizione di un accordo che, nel contempo, tenga presente la necessità, espressa e condivisa dagli allevatori, di allungare il periodo di presenza di un prezzo, attualmente vicino alla scadenza, fissata per il 30 aprile».

Durante l’incontro si è approfondito il tema della tutela della produzione italiana. Il Presidente De Angeli e il Direttore Zampini hanno ribadito che, per sostenere il prezzo del latte alla stalla e difendere la produzione italiana, non si può prescindere dall’approvazione di una legge che renda obbligatorio indicare in etichetta l’origine e, quindi, il luogo di mungitura del latte. «E’ una battaglia fondamentale sulla quale Coldiretti non intende mollare la presa – ribadisce De Angeli –, unica strada per fermare l’inganno che vede milioni di litri di latte, e tonnellate di cagliata, provenienti dall’estero spacciati come italiani, a danno delle nostre stalle e senza alcun beneficio per il consumatore. Questa inaccettabile situazione oggi può essere fermata, con l’estensione dell’obbligo di indicare la provenienza in etichetta, con la specificazione della zona di mungitura, per tutti i prodotti lattiero caseari, compresi dunque latte UHT e formaggi, come previsto dal disegno di legge approvato dall’ultimo Consiglio dei Ministri».

Agli allevatori riuniti a Crema è stato confermato il preciso impegno assunto dal Ministro per le Politiche agricole Zaia – davanti al Presidente confederale Marini e all’Assemblea Coldiretti, cui erano presenti il Presidente cremonese De Angeli e il Direttore Zampini – a far sì che, entro quattro/sei mesi, si arrivi alla conversione in legge del provvedimento che prevede l’obbligo di indicazione dell’origine in etichetta per il latte, compreso quello UHT, e per tutti i trasformati.