9 maggio 2024
Aggiornato 03:30

Forestali, FLAI: pronti ad intensificare la lotta

«Per il contratto e per la riassunzione degli operai forestali stagionali»

ROMA - Circa 300 operai forestali impiegati presso gli Uffici territoriali per la biodiversità (Utb) hanno manifestato oggi a Roma in occasione dello sciopero nazionale indetto da Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil per protestare contro il mancato rinnovo del Contratto integrativo e contro i ritardi del governo nell’avvio del processo di riassunzione dei lavoratori a tempo determinato.

Il Contratto integrativo, che coinvolge circa 1.900 lavoratori, è scaduto da più di due anni e non viene rinnovato, a detta delle istituzioni governative, per mancanza di risorse.
Si tratta, nello specifico, di riconoscere gli incrementi salariali e i buoni pasto a lavoratori che svolgono un importante ruolo nella difesa e tutela del patrimonio naturale dello Stato italiano.

Una delegazione di manifestanti è stata ricevuta in mattinata dal Capo Gabinetto del Ministero delle Politiche agricole e dal Capo del Corpo Forestale dello Stato, per cercare di trovare un percorso comune sia sul Contratto che sulla riassunzione degli operai stagionali.
L’incontro, però, non ha dato i risultati sperati e le Organizzazioni sindacali hanno sospeso il loro giudizio in attesa di risposte più chiare.
Dal Ministero delle Politiche agricole, infatti, hanno fatto sapere di attendere un incontro tecnico con i responsabili dei Ministeri della Funzione Pubblica e dell’Economia previsto per il prossimo 17 marzo.
A seguito dell’incontro le Organizzazioni sindacali saranno nuovamente ricevute il 18 marzo per fare il punto della situazione.

«L’adesione allo sciopero è stata alta perché gli operai forestali stanno assistendo da più di due anni ad inutili perdite di tempo e ad uno scambio di responsabilità e di competenze tra istituzioni» – ha dichiarato Giovanni Mininni della Flai-Cgil nazionale – «ed è per questo che saremo pronti ad intensificare le iniziative di lotta qualora dall’incontro del 18 non dovesse scaturire un forte impegno del governo in loro favore».