9 maggio 2024
Aggiornato 03:30

Cassa integrazione straordinaria alla Barbara ceramiche

L'accordo con i sindacati riguarda 22 dei 38 dipendenti ed è stato raggiunto l'altro giorno presso la sede della Provincia

BOLOGNA - Cassa integrazione straordinaria per dodici mesi alla Barbara Ceramiche d'Arte di Montale Rangone. L'accordo con i sindacati riguarda 22 dei 38 dipendenti ed è stato raggiunto l'altro giorno presso la sede della Provincia. «Si tratta di un accordo importante perché riguarda un'azienda di piccole dimensioni - spiega Andrea Sirianni, della Femca-Cisl - Di fronte a una situazione di crisi siamo riusciti a offrire una tutela aggiuntiva della durata di un anno che, rispetto alla pura e semplice messa mobilità, offre un po' più di respiro ai lavoratori. In attesa che si creino le condizioni per la ripresa, il fattore tempo diventa decisivo. In questo intervallo i lavoratori resteranno legati all'azienda che anticiperà ai dipendenti il trattamento di integrazione salariale a carico dell'Inps».

Sirianni sottolinea che non sono poche le aziende contoterziste della ceramica che hanno visto ridursi gli ordinativi dai propri clienti, rappresentati dai grandi gruppi produttori di piastrelle, a loro volta in grosse difficoltà. «Ci sono centinaia di addetti delle piccole e medie imprese in conto terzi che stanno soffrendo per prime anche perché, non avendo un prodotto proprio, dipendono in tutto dalle aziende clienti. Diventa, quindi, essenziale - prosegue il sindacalista Cisl - tutelare questi lavoratori prevedendo anche per loro strumenti «lunghi» come la cassa integrazione straordinaria».

Nel caso della Barbara Ceramiche di Montale, che è un'industria, i sindacati hanno ottenuto, attraverso la contrattazione, la disponibilità dell'azienda ad avviare questo percorso. È più pesante, invece, la situazione in quelle imprese artigiane che non possono accedere ad ammortizzatori sociali di questo tipo. «Siamo in attesa dei provvedimenti attuativi che rendano utilizzabili i fondi aggiuntivi stanziati dal governo e dalle Regioni per i cosiddetti ammortizzatori sociali in deroga. Spesso - aggiunge Sirianni - capita di trovare in queste piccole aziende in crisi donne i cui mariti lavorano in industrie ceramiche che, a loro volta, attraversano periodi difficili. Come si può intuire, in queste situazioni i bilanci familiari soffrono. L'accordo firmato alla Barbara Ceramiche prevede anche un forte impegno delle parti ad attivare percorsi di riqualificazione e formazione professionale finalizzati - conclude il rappresentate della Femca-Cisl - a un'eventuale ricollocazione al termine dei dodici mesi di cigs».