19 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Vertice straordinario dei ventisette paesi dell'Unione europea sulla crisi economica

Unione europea a due velocità

Lo conferma il vertice straordinario dei ventisette paesi dell'Unione europea che si e' svolto ieri a Bruxelles

L'Europa torna ad avere due velocità. Lo conferma il vertice straordinario dei ventisette paesi dell'Unione europea che si e' svolto ieri a Bruxelles dove i paesi più forti economicamente e già appartenenti all'euro hanno bocciato l'ipotesi di un piano speciale per venire in soccorso delle capitali dell'Est.
La riunione ha infatti scartato l'ipotesi di misure protezionistiche decidendo di esaminare caso per caso le difficoltà dei paesi che sono entrati recentemente nell'Unione. Si e' anche deciso di non cambiare le regole per entrare nell'euro: un orientamento che sfavorisce pure in questo caso i paesi dell'Est. Parere favorevole invece a misure sovranazionali contro i cosiddetti 'titoli tossici' e a favore degli aiuti al settore dell'auto come era stato proposto dalla Commissione europea.

E' stato così respinto il piano straordinario proposto dall'Ungheria che chiedeva di investire almeno 190 miliardi di euro a favore dei dieci paesi entrati per ultimi nell'Unione, più Ucraina e Croazia. Si e' invece concordato di non dividere con interventi particolareggiati i ventisette paesi tra chi fa parte della zona dell'euro e chi ne e' fuori, tra chi ha un'economia più forte e chi ne ha una più debole.

Da qui la decisione della Polonia di promuovere un minivertice tra i nove paesi dell'Est che fanno parte dell'Unione europea per avanzare specifiche proposte.
E' stato il cancelliere tedesco Angela Merkel a imporre questa soluzione suggerendo di analizzare eventuali interventi straordinari caso per caso. La proposta e' stata fatta propria da Jose' Manuel Barroso, presidente della Commissione europea.

Nel corso della riunione e' stato inoltre annunciato che il vertice economico tra l'Unione europea e il presidente statunitense Barack Obama si terrà il prossimo 5 aprile a Praga (la Repubblica ceca ha la presidenza di turno dell'Unione), dopo il summit del G20 già previsto a Londra per il 2 aprile.
Spetterà invece al summit straordinario dell'Unione europea sull'occupazione convocato per il 4 maggio a Praga decidere ulteriori iniziative per attutire gli effetti della crisi economica sui livelli occupazionali.

Mercato interno - Secondo il documento in dodici punti approvato nel vertice di Bruxelles, occorre 'fare il massimo uso possibile del mercato interno come motore per la ripresa per sostenere la crescita e i posti di lavoro'. Tra gli impegni assunti, ci sono quelli di ripristinare in maniera appropriata ed efficiente le condizioni dell'economia sbloccando i canali del credito. Toccherà poi all'Ecofin (la riunione dei ministri dell'Economia e delle Finanze) monitorare la situazione dei singoli paesi proponendo interventi ad hoc.