2 maggio 2024
Aggiornato 14:00
Concorso: «Premiamo i risultati»

Le amministrazioni italiane hanno voglia di cambiare passo

I primi 82 piani di miglioramento della qualità dei servizi progettati da Regioni ed Enti Locali

Le amministrazioni italiane hanno voglia di cambiare passo: lo dimostra il numero di partecipanti e la qualità dei piani di miglioramento in campo nel Concorso «Premiamo i risultati», lanciato dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta lo scorso settembre nell'ambito dell'iniziativa «Non solo fannulloni».

Il concorso prevede la progettazione di interventi di miglioramento da realizzare nell'arco di massimo un anno dichiarando in anticipo, questa la vera novità, i risultati attesi e i tempi previsti. Gli interventi di miglioramento, da completare entro dicembre 2009 da parte delle amministrazioni pubbliche in concorso, riguardano 4 ambiti di intervento: migliorare i servizi e la soddisfazione dei clienti; migliorare la soddisfazione e motivazione del personale; ampliare le relazioni con gli stakeholder nella progettazione e valutazione dei servizi e delle politiche; ottimizzare l'uso delle risorse per una maggiore efficienza.

Su un totale di 725 amministrazioni candidate, sono 478 quelle ammesse al concorso e 475 quelle che oggi sono impegnate nella realizzazione dei piani. Al fine di valorizzare e rendere trasparente l'impegno delle «amministrazioni al lavoro» e favorire lo scambio di conoscenze fra le amministrazioni, oggi prende avvio una campagna di comunicazione che prevede la pubblicazione progressiva, per ambiti tematici, di schede descrittive dei contenuti dei piani di miglioramento in corso di realizzazione.

La prima sessione riguarda gli 82 piani progettati da Regioni ed Enti locali per migliorare i servizi ai cittadini. Questa la distribuzione per aree geografiche: 67% Nord, 26% Centro, 7% Sud e isole, che conferma la maggiore attenzione al «cliente» delle amministrazioni del Nord. Nella distribuzione per territori è in testa l'Emilia Romagna con 18 piani, seguita dal Veneto con 13, dalla Lombardia con 11 e dalla Toscana con 9. Analizzando i contenuti dei piani, risulta nettamente prevalente la scelta delle amministrazioni di puntare soprattutto alla semplificazione delle procedure e dei processi organizzativi (58%); il 26% dei piani riguarda poi il settore della comunicazione e dell'e-government, con strumenti sempre più mirati per andare incontro alle diverse esigenze dei cittadini, siano essi lavoratori, disoccupati, immigrati o diversamente abili; l'11% di amministrazioni darà vita, invece, a nuovi servizi e un 5% concentrerà i propri sforzi per aumentare il coinvolgimento di partner pubblici e privati.