19 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Ddl competitività agroalimentare

Giusta direzione, insufficiente però a contrastare l’agropirateria

Questione di rilevante interesse affrontata nel disegno di legge è la nuova disciplina della etichettatura dei prodotti

Grande attenzione della Confagricoltura sul disegno di legge del governo che intende completare il pacchetto delle misure tese a rafforzare la competitività del settore agroalimentare.
Questione di rilevante interesse affrontata nel disegno di legge è la nuova disciplina della etichettatura dei prodotti. Novità - commenta Confagricoltura - che desta alcune perplessità alla luce dell’imminente approvazione di un regolamento europeo in materia, dal quale l’Italia non potrà prescindere.

Tutelare il consumatore - Tuttavia l’articolato – rileva l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - sembra essere in linea con il dibattito europeo in materia, diretto a tutelare il consumatore senza appesantire le filiere agroalimentari di inutili adempimenti amministrativi.

Etichettatura - Bene - sottolinea Confagricoltura - la delega al ministero dello Sviluppo economico ed al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali congiuntamente alle associazioni di categoria, finalizzata ad individuare per ciascuna filiera le modalità di etichettatura dell’origine della materia prima prevalente.

Agropirateria - Rimane, comunque, la perplessità di Confagricoltura che tali misure possano produrre effettivamente un aumento della competitività della produzione agricola. Difatti, già altri settori hanno applicato questa disposizione, come l’ortofrutta e le carni, ma nessuno di essi ne ha ottenuto reali vantaggi economici. Più difficile sarà far applicare una norma italiana o europea al di fuori dell’Unione Europea, dove sappiamo bene avviene la maggior parte dell’agropirateria.

Agroenergia - Alcune delle novità contenute nella proposta di legge, in relazione alla loro importanza - commenta ancora Confagricoltura - avrebbero, però, meritato interventi legislativi di più rapida approvazione. Confagricoltura si riferisce in particolare alla incentivazione della produzione di energia da biomasse, nonché all’estensione dei contratti di filiera e di distretto a tutto il territorio nazionale; interventi che possono realmente rilanciare il settore agricolo.

Se l’Italia intende intraprendere con determinazione lo sviluppo delle energie rinnovabili da biomasse, così come già avvenuto negli altri grandi Paesi agricoli europei, occorre dar seguito alle indicazioni previste dalla legge 222/07 in modo rapido e risolutivo. Per tale motivo Confagricoltura auspica che il disegno di legge possa essere approvato rapidamente in Parlamento all’interno di una strategia complessiva diretta a risolvere tutte le problematiche che oggi ostacolano la diffusione della generazione distribuita, dalla classificazione delle biomasse alla semplificazione degli iter autorizzativi.