Bene l’indicazione di origine in etichetta
Il presidente della Cia Giuseppe Politi commenta il disegno di legge sulla competitività agro alimentare. Ora bisogna impegnarsi a livello europeo
«E’ importante che finalmente si sia dato il via al provvedimento per l’indicazione di origine in etichetta. Ora, però, occorre un deciso impegno a livello europeo per fare in modo che l’iniziativa avviata nel nostro Paese venga recepita». E’ quanto ha affermato il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in merito al disegno di legge per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare presentato al ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia e approvato oggi dal Consiglio dei ministri.
Trasparenza per il consumatore - «Con l’indicazione d’origine -ha aggiunto Politi- si garantiscono sia i consumatori che i produttori agricoli italiani. In questo modo è trasparente l’identificazione della provenienza del prodotto e si tutela adeguatamente il ‘made in Italy’ agro alimentare, troppe volte oggetto di falsificazioni e di contraffazioni».
Mobilitazione della CIA sul territorio - «L’agricoltura italiana -ha concluso il presidente della Cia- ha, tuttavia, bisogno di altre misure efficaci e straordinarie per abbattere i pesanti costi produttivi, gli oneri sociali e burocratici che rendono difficile la gestione delle imprese e tagliano i redditi dei produttori.
Sono questi,del resto, i temi prioritari della nostra mobilitazione sul territorio».
- 03/04/2015 «Gli italiani vogliono sapere da dove proviene il cibo che mangiano»
- 11/12/2014 Cambiano le etichette alimentari: tutte le novità
- 01/10/2014 Il Made in Italy vince in Gran Bretagna
- 15/04/2014 La battaglia del «Made in»