Alberghi: il Governo contro il turismo in Italia
Cosa dovrebbe fare l'Italia? Aumentare la qualità dei servizi e delle strutture, direbbe Lapalisse
ROMA - E' proprio contro la promozione del turismo in Italia il recente provvedimento del Governo, dipartimento del Turismo, che ridefinisce la classificazione degli alberghi in base alle stelle, «Definizione delle tipologie dei servizi forniti dalle imprese turistiche nell'ambito dell'armonizzazione della classificazione alberghiera».
Con l'apertura di nuovi Paesi al turismo si ha, a parità di prestazioni, costi notevolmente inferiori. Cosa dovrebbe fare l'Italia? Aumentare la qualità dei servizi e delle strutture, direbbe Lapalisse. E' chiaro a tutti che un albergo classificato tre stelle della Calabria non può essere paragonato minimamente a un tre stelle dell'Alto Adige.
Occorreva, quindi, livellare in alto la qualità delle strutture alberghiere esistenti in modo tale che, a prezzi maggiori rispetto ad altri Paesi, corrispondesse comunque una qualità superiore. Il decreto del Governo ignora completamente questo assioma e impone la nuova classifica zione solo ai nuovi alberghi o a quelli ristrutturati, per tutti gli altri rimangono le «stelle» precedenti.
Come risponderà, probabilmente, il Governo alla crisi del turismo in Italia? Semplice: diminuirà le tasse al settore e/o prevederà incentivi economici all'industria alberghiera. Sarà, quindi, il contribuente a farsene carico con le proprie tasse e l'utente che avrà strutture turistiche più care di quelle esistenti all'estero, verso le quali tenderà a trasferirsi, con buona pace della sottosegretaria con delega al Turismo, Michela Vittoria Brambilla.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc