14 gennaio 2025
Aggiornato 20:30
Dichiarazione di Guglielmo Loy - Segretario confederale UIL

La UIL condivide l’appello dei comuni italiani

Ma al contempo chiede che gli stessi diano risposte concrete per la difesa del potere di acquisto di salari e pensioni

ROMA - E’ condivisibile l’appello rivolto dai Comuni Italiani alle Istituzioni, alle forze Sociali ed Economiche di rivedere i parametri del Patto di Stabilità interno per i Comuni, consentendo a questi di mettere in campo azioni concrete in chiave anticrisi.

Convince, soprattutto, la possibilità di escludere, dal Patto di stabilità, la spesa per gli investimenti. In questo modo, si possono far ripartire opere pubbliche urbane, immediatamente cantierabili, utili a far ripartire la competitività del sistema Paese, dando così anche una boccata di ossigeno ad un settore, quale quello dell’edilizia, che sta iniziando a registrare forti contraccolpi occupazionali.

D’altronde, queste proposte, sono da tempo patrimonio della UIL.

Al tempo stesso, però chiediamo ai Comuni di mettere in campo azioni concrete per la salvaguardia del potere di acquisto dei salari e delle pensioni e di chi perde il lavoro, sulla scorta di identiche iniziative prese da alcuni Comuni «virtuosi».

Si tratta, da una parte, di evitare incrementi delle tariffe dei servizi locali e dall’altra parte di prevedere la riduzione o l’esenzione delle rette per gli asili nido e della refezione scolastica per quei lavoratori e lavoratrici che sono in cassa integrazione o che hanno perso il loro posto di lavoro.