1 maggio 2024
Aggiornato 13:30
Le proposte della Coldiretti Lombarda

Latte: quote e prezzo alla stalla

Zani: pressing sulla Regione e sui parlamentari lombardi

Le proposte di Coldiretti per emendare il decreto-legge del governo sulle quote latte sono stato illustrate venerdì al presidente della giunta regionale Roberto Formigoni ed all’assessore all’agricoltura Luca Ferrazzi. «C’è stato – afferma il presidente virgiliano Gianluigi Zani – apprezzamento e condivisione delle nostre proposte. In queste ore di lunedì 16 febbraio le stesse vengono illustrate ai parlamentari lombardi. In particolare agli onorevoli mantovani Gianni Fava e Marco Carra. Quest’ultimo, si è inoltre fermato con i dirigenti di Coldiretti Lombardia per esaminare alcune altre questioni agricole e quella relativa alle difficoltà di mercato del latte».

Per Coldiretti, il futuro dell’intero comparto lattiero-caseario, strategico per l’economia mantovana e lombarda, è seriamente a rischio. «L’attuale situazione dei prezzi unita agli alti costi di produzione, risulta insostenibile per le imprese, determinando una situazione drammatica. Sono necessari sostegni urgenti, allargando all’agricoltura le disposizioni del recente decreto contro la crisi».

Sul tema quote, il presidente Zani fa rilevare come sia «essenziale la tutela di tutti i produttori che fino ad oggi hanno affrontato pesanti sacrifici per lavorare nel rispetto delle regole».

Di concerto con la Federazione regionale, Coldiretti ha definito alcuni punti irrinunciabili, frutto di un approfondimento del problema che ha coinvolto l’Organizzazione a tutti i livelli:
• un diverso posizionamento degli affittuari nella priorità delle attribuzioni di nuove quote;
• l'eliminazione del 5 per cento quale soglia per l'assegnazione;
• lo stanziamento di risorse adeguate da destinare al fondo, già previsto nel decreto, che dovrà essere utilizzato prioritariamente in favore dei produttori che nel corso degli anni hanno acquistato quote;
• l’inserimento di alcuni ulteriori vincoli da inserire nella procedura di regolarizzazione delle multe pregresse con l'obiettivo di prevenire comportamenti tesi ad aggirare o eludere le disposizioni del provvedimento «ricorrendo a vecchie e nuove furbizie».