Unioncamere: «PMI più esposte con calo fatturato e ordini»
Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente le pmi registrano un calo dell'8% nella produzione, del 6,1% nel fatturato e del 7,6% negli ordinativi
Secondo l’indagine trimestrale sulle aziende manifatturiere fino a 500 dipendenti messa a punto a gennaio dal Centro studi Unioncamere, a pagare il conto più salato della crisi economica sono le piccole imprese e l'artigianato.
Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente infatti, le pmi registrano un calo dell'8% nella produzione, del 6,1% nel fatturato e del 7,6% negli ordinativi.
Più in generale le aziende con addetti da 1 a 49 subiscono una caduta negli ordinativi del 7,3%, mentre la produzione scende del 7,6% e il fatturato del 5,9%.
Per le imprese di maggiore dimensione invece, da 50 a 499 dipendenti il ribasso e' meno brusco ma comunque consistente con -4,9% nella produzione e -4,6% nel fatturato. Inoltre, se per le aziende di più ridotte dimensioni le esportazioni risultano ancora positive (0,5%), anche se in forte calo, per le medie aziende l'indice assume segno negativo (-2,5%).
Infine, secondo la ricerca di Unioncamere, la crisi colpisce sopratutto il Nord-Ovest dell'Italia, dove la flessione degli ordinativi e' del 8,5% e quella della produzione e' del 7,2%.
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