26 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Crisi nera per i piccoli esercizi

Saldi: per Adoc un vero flop!

Il 63,5% non ha fatto acquisti, la spesa delle famiglie è scesa del 10% rispetto al 2008

Nonostante l'avvio positivo registrato ad inizio gennaio, i saldi invernali alla fine si sono rivelati un vero e proprio flop, secondo un'indagine dell'Adoc. La spesa delle famiglie si è ridotta del 10% rispetto allo scorso anno, circa 6 consumatori su 10 non hanno effettuati acquisti.

«I saldi sono stati un vero flop - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - il 63,5% dei consumatori non ha effettuato acquisti, la spesa delle famiglie è calata del 10% rispetto all'anno passato, attestandosi sulla media di 121,5 euro per nucleo. Male soprattutto le vendite di abbigliamento di media/bassa qualità, che hanno fatto registrare un calo del 22%, e le calzature, in calo del 6%. Ha retto solo l'abbigliamento sportivo, che ha contenuto le perdite al 2% e il settore lusso, esente dalla crisi. La riduzione del potere d'acquisto ha drasticamente diminuito la possibilità delle famiglie di effettuare acquisti. Molte merci sono rimaste invendute, buona parte degli scaffali sono ancora pieni. E a pagare dazio sono specialmente i piccoli commercianti, a cui saldi non hanno portato alcun vantaggio.»

Per Adoc sono proprio i negozi al dettaglio a subire le maggiori conseguenze della crisi del settore
«Gli acquisti dei consumatori nei negozi al dettaglio di abbigliamento e calzature sono complessivamente calati del 9% rispetto all'anno scorso - continua Pileri - mentre sono cresciuti del 5% sia negli outlet che nei centri commerciali. Questi dati confermano le preoccupazioni espresse dall'Adoc e non recepite da enti locali, Governo e commercianti. I piccoli esercizi stanno attraversando una crisi nera, c'è il rischio di un grave collasso. Soprattutto nei centri storici e nei quartieri periferici botteghe, artigiani e negozianti al dettaglio stanno scomparendo o sono costretti a ridurre considerevolmente l'offerta. Oltre a creare un danno ai comuni, sia culturale che economico, producono un danno serio anche per tutti coloro che sono impossibilitati ad accedere ai centri commerciali, in primis gli anziani. Occorre sforzarsi e trovare soluzioni, di concerto con Governo, commercianti ed enti locali, per risolvere questo grave problema. Noi siamo pronti».