20 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Vertenze lavoro

Cisl: «Si affronti il rilancio di Eurallumina senza intaccare i livelli occupazionali»

Incontro, già convocato per il prossimo 18 febbraio, al Ministero dello Sviluppo Economico

I destini di Eurallumina di Portovesme e dei 700 lavoratori interessati (400 diretti e 300 indotti) verranno affrontati e discussi nell'incontro, già convocato per il prossimo 18 febbraio, al Ministero dello Sviluppo Economico.

«Per l'occasione, la Cisl sarda - sottolineano in una nota congiunta il segretario regionale, Giovanni Matta e Fabio Enne della Segreteria Sulcis-Iglesiente - si attende un ravvedimento nelle decisioni di Rusal (fermata degli impianti entro il prossimo 1° marzo) e quindi la non chiusura dello stabilimento con collocazione del personale in CIG.

La Cisl regionale - prosegue la nota - chiede al Governo un fattivo impegno in questa direzione con un forte richiamo al gruppo Rusal alle proprie responsabilità, in considerazione anche del fatto che Eurallumina attende la definizione di un contratto di programma decisamente interessante ( 200 milioni di euro di investimenti). In particolare il Governo deve fare sentire la propria voce e i propri orientamenti in relazione alla gestione delle discariche e allo smaltimento dei rifiuti industriali prodotti dalle lavorazioni di Euroallumina.

La Cisl sarda - con conclude la nota - si attende che l'onorevole Berlusconi metta in atto efficaci azioni concrete - non ultime i suoi buoni personali uffici presso il Presidente Putin - affinchè la Sardegna non perda un importante presidio industriale come Eurallumina e soprattutto perché il piano di rilancio di Eurallumina venga affrontato senza intaccare i livelli occupazionali».