Pensioni, Porro (Ugl): “Non servono riforme”
”Guardare a chi non ha futuro previdenziale”
«Parlare di riforma delle pensioni in una fase così critica per l’economia non è opportuno».
Lo dichiara il segretario confederale dell’Ugl, Marina Porro sottolineando come «una riforma è stata già fatta e non servono modifiche, ma la piena applicazione di quanto stabilito con quella legge: riguardo ai coefficienti, ad esempio, il protocollo sul Welfare prevede espressamente la convocazione di una commissione ad hoc che il governo non ha provveduto a riunire.
Oltre a ciò, vista la situazione di sofferenza delle pensioni, come dei salari, una revisione automatica dei coefficienti, e quindi sostanzialmente di un abbassamento delle pensioni, non è certo quello che le persone si aspettano».
«Comprendiamo l’esigenza poi di rispondere alla sentenza della Corte di giustizia europea in materia di età pensionabile delle donne nel pubblico impiego, – continua – ma, rinnovando la richiesta che il governo prima di adottare provvedimenti in merito ascolti il sindacato, è evidente che bisogna andare verso un principio di libera scelta, tenendo presente che le donne, di fatto già allungano la permanenza al lavoro. Detto questo, riteniamo che la questione prioritaria oggi in tema di pensioni, non sia quella di riformare per l’ennesima volta il sistema previdenziale, quanto affrontare il problema reale che grava su tantissimi lavoratori, soprattutto giovani e donne, per i quali un futuro previdenziale è tutt’altro che certo. Di questo ci dovremmo occupare, - conclude - di quanti, e sono tanti, oggi hanno un lavoro precario, delle donne che a causa della maternità interrompono il lavoro e a volte neanche lo riprendono, e per i quali pensione è ad oggi solo una speranza, se non un miraggio».
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