29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Direttiva nitrati

Il Veneto sollecita una deroga alla normativa comunitaria sui nitrati

Un paese mediterraneo come l’Italia non può essere soggetto ai medesimi vincoli che sono invece giustificati per i Paesi del Nord Europa

PADOVA - Verificare la percorribilità delle deroghe alla normativa comunitaria e delle modifiche a quella nazionale per quanto riguarda la direttiva nitrati. A questo scopo la IV Commissione consiliare della Regione del Veneto ha promosso a Gazzo Padovano un incontro con allevatori agricoli, imprenditori e tecnici del settore, al quale sono intervenuti, fra gli altri, l’assessore regionale all’ambiente Giancarlo Conta e Cindy Van Den Boon del Ministero dell’agricoltura olandese.

Riferendosi proprio alla realtà Nord europea, il presidente della IV Commissione, Clodovaldo Ruffato, ha sottolineato che un paese mediterraneo come l’Italia non può essere soggetto ai medesimi vincoli – livelli di concimazione, periodo di divieto, specificità del mais e delle colture orticole – che sono invece giustificati per i Paesi del Nord Europa. L’esperienza fin qui maturata – ha aggiunto – ha infatti evidenziato numerose criticità dal lato normativo, che richiedono una tempestiva risoluzione. In questo senso si è espresso anche l’assessore Conta, in quale ha ribadito che la necessità di arrivare ad una deroga ai limiti imposti dalla direttiva appare non solo necessaria, ma anche giustificata dalle effettive specificità dei modelli colturali e produttivi del Veneto.

Conta ha poi informato che la Regione si appresta a varare la «seconda fase» del programma nitrati attraverso l’approvazione di un provvedimento straordinario sinergico con il Piano strategico nazionale in corso di definizione. «Con questa fase – ha precisato – si intendono promuovere ulteriormente gli investimenti di carattere aziendale e soprattutto interaziendale e consortile, finalizzati alla creazione di filiere agro-energetiche in grado sia di assicurare il rispetto dell’ambiente e delle risorse idriche, sia di non penalizzare il mondo dell’agricoltura per il rispetto di norme che andranno a beneficio dell’intera collettività. A questo scopo sono già previsti inizialmente circa 100 milioni di euro complessivi, risorse sia regionali che europee, che andranno ad aggiungersi agli oltre 40 milioni già stanziati. A breve, quindi – ha concluso Conta – la Giunta regionale procederà alla raccolta delle manifestazioni di interesse, al fine di costituire un parco progetti effettivamente cantierabili, già sapendo che è emerso un notevole interesse da parte di multiutility e società pubbliche, associazioni di produttori del settore avicolo, bovino, e suinicolo, consorzi di bonifica, enti locali.»