Osservatorio nazionale del Pd sul sistema aeroportuale
L’osservatorio sarà costituito dalle realtà territoriali, dalle istituzioni nazionali e locali, da esponenti del mondo sindacale, dei circoli aziendali e da esperti del settore
Si è svolta la prima riunione del costituendo «osservatorio» nazionale del Partito Democratico sul sistema aeroportuale italiano.
Alla riunione oltre al responsabile nazionale dei trasporti e mobilità del «PD-governo ombra» Sergio Gentili, hanno partecipato il sen. Marco Filippi e l’ex ministro Alessandro Bianchi.
L’osservatorio sarà costituito dalle realtà territoriali, dalle istituzioni nazionali e locali, da esponenti del mondo sindacale, dei circoli aziendali e da esperti del settore.
Nella riunione sono emerse con forza due priorità
La prima, è quella delle garanzie sociali per gli esuberi, le donne e le categorie più deboli nella fase delle nuove assunzioni che richiede il pieno rispetto degli accordi sindacali.
La seconda, è quella di operare per avere un chiaro progetto industriale che ancora non c’è, come testimonia, anche, l’audizione in corso al Senato con i vertici della «Nuova Alitalia».
Su questi due punti il governo è irresponsabilmente latitante. L’osservatorio del PD avrà il compito di aprire una riflessione larga e partecipata per avanzare delle linee generali programmatiche per il rilancio e il rinnovamento del sistema aeroportuale italiano. Le linee programmatiche dovranno essere incentrate anche sul recupero e la valorizzazione dell’insieme delle risorse umane, delle aree industriali e dei settori industriali (Fiumicino, Napoli, Milano) come le manutenzioni, il centro di formazione piloti, i servizi informatici, le aree dei servizi aeroportuali, i centri di formazione.
La valorizzazione di questi segmenti industriali, che per l’alta professionalità delle maestranze sono di prima qualità e rappresentano una grande risorsa per i territori, è una condizione indispensabile per la ripresa e la definizione di un nuovo e più moderno sistema aeroportuale.
L’osservatorio ha deciso di svolgere una ricognizione nei vari aeroporti italiani al fine di aprire una riflessione diretta e partecipata con le realtà del lavoro, dell’impresa e dei territori.
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