Fondi UE per le reti energetiche
L’Italia deve impegnarsi per correggere le scelte della commissione
«Le proposte della Commissione europea sui progetti prioritari da finanziare in ambito di reti energetiche ci lasciano alquanto sorpresi e critici – inizia così la dichiarazione dell’europarlamentare toscana del PD Monica Giuntini in relazione alle indicazioni scaturite dalla Commissione europea – mi auguro che il Governo italiano, che ci è sembrato colto un po’ di sorpresa da questa decisione, saprà rappresentare adeguatamente i progetti energetici strategici del nostro paese quando questa proposta arriverà sul tavolo del Consiglio Europeo per l’approvazione definitiva».
«E ‘importante che una quota dei 5 miliardi investititi dall’Unione europea in questo settore possano arrivare in Italia – prosegue Giuntini – anche per il gasdotto internazionale Galsi Algeria-Sardegna-Italia, che ha il suo punto di arrivo a Piombino, e per i rigassificatori previsti lungo le nostre coste, a partire dall’OLT livornese, ormai in fase di avanzata realizzazione».
«Se le proposte verranno approvate così come sono – spiega l’eurodeputata del PD – in Italia arriveranno solo 200 milioni di euro, per i progetti ITGI e Nabucco, troppo poca cosa rispetto allo sforzo che il nostro paese sta facendo per la diversificazione delle fonti energetiche e dei relativi approvvigionamenti».
«Non si tratta di nazionalismo energetico – conclude Monica Giuntini - il progetto Galsi, ad esempio, interesserà tutto il sud Europa, con vantaggi che andranno ben oltre i nostri confini. Lo stesso dicasi per i rigassificatori, che ridurranno la nostra dipendenza dal petrolio, adottando un combustibile meno inquinante, con tutto vantaggio dell’ambiente, delle imprese e delle popolazioni che potranno avere un’energia meno cara».