18 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Politiche per il turismo

Per rilancio settore turismo istituire Ministero e riformare l'ENIT

Di seguito la sintesi dell'intervento del responsabile Turismo di An, Nicola Bono, alla conferenza nazionale del partito sul tema

«In un momento di grave crisi economica planetaria, appare sempre più necessario concentrare gli sforzi su alcuni settori cardini del paese e tra questi, il settore certamente con le più alte potenzialità di sviluppo è il turismo. Da tempo il Turismo si trova in sofferenza per carenza di linee strategiche di governo che ne liberino tutte le indiscutibili potenzialità e soffre soprattutto di una sorta di neocentralismo regionale. Pur tuttavia sarebbe illogico rimettere in discussione poteri e competenze delle Regioni, la cui gestione del settore è stata alquanto carente e deludente.

Per questo la proposta di legge propone:
a) l'istituzione del Ministero del turismo che, nel rispetto delle competenze regionali, dia la necessaria coesione ed unità alla rappresentanza all'estero degli interessi turistici nazionali, e costituisca lo strumento fondamentale di riferimento di una strategia per «fare sistema» a livello nazionale;
b) istituzione del Consiglio Nazionale del Turismo, quale luogo di concertazione istituzionale per le politiche turistiche, presieduto dal Ministro del Turismo, e composto dai Ministri per lo sviluppo economico, per l'ambiente, per le infrastrutture e trasporti e per i beni e le attività culturali, da cinque componenti in rappresentanza delle Regioni (organo paritario), nonché da un rappresentante ciascuno per l'ANCI e per l'UPI, da quattro rappresentanti delle principali organizzazioni di categoria degli operatori turistici, nonché da quattro rappresentanti delle organizzazioni sindacali più rappresentative del settore;
c) riforma radicale dell'ENIT sia sotto l'aspetto dell'asciugamento dei suoi pletorici quanto ingiustificati organi direttivi (un consiglio di amministrazione composto da sole 5 persone), sia della sua struttura organizzativa, con l'eliminazione di tutte le costose e inutili sedi all'estero, sostituite con rapporti di convenzione a risultato con soggetti operanti nelle piazze estere, dove promuovere efficacemente l'immagine del nostro paese.
d) la parte più strategica della proposta è poi quella dedicata ai «Sistemi Turistici Locali», poiché sin dalla riforma del 2001, hanno costituito la cellula base per «fare sistema». Purtroppo le regioni in questi anni hanno legiferato in maniera disomogenea in materia, vanificando l'obiettivo di «fare sistema». Per questo, con la proposta di legge, si codificano i «sistemi turistici locali», e si subordina all'adozione di tale modello tutta una serie di benefici per spingere le Regioni nella direzione di legiferare in maniera coerente.
e) individuazione delle risorse necessarie (500 milioni di euro l'anno per il triennio 2009-2011) per l'istituzione e il finanziamento del fondo a sostegno dei sistemi turistici locali e dei processi di innovazione dell'offerta turistica nazionale».