Coldiretti invita a raccolta i suinicoltori
Le quotazioni sono decisamente insoddisfacenti e stentano a coprire i costi di produzione
CREMONA - «Caro allevatore, la ripresa delle quotazioni dei suini da macello registrata soprattutto a partire da luglio dello scorso anno si è rivelata, come purtroppo temevamo, assai poco duratura ed oggi, stante gli attuali prezzi, non si riesce a far fronte agli impegni assunti con gli istituti di credito negli anni scorsi. Quantunque l’offerta di suini ai macelli non sia abbondante e la carne stessa non trovi difficoltà ad essere ritirata dalla grande distribuzione, le quotazioni sono decisamente insoddisfacenti e stentano a coprire i costi di produzione».
Inizia così la missiva rivolta da Coldiretti Cremona, a firma del Presidente Roberto De Angeli, a tutti i suinicoltori della provincia, invitati ad un incontro fissato per lunedì 2 febbraio alle ore 10, presso l’Ufficio Zona di Cremona in Via Dante Ruffini n. 27, con l’obiettivo di fare il punto in merito alle difficoltà e prospettive del comparto, raccogliendo le istanze degli allevatori.
«Lo scorso 10 dicembre si è costituita la Commissione Unica Nazionale, formata da commissari rappresentanti sia degli allevatori sia dei macellatori – prosegue la lettera del Presidente De Angeli –. Per meglio capirne il funzionamento e l’importanza che essa potrà avere già a partire dai prossimi mesi, per fare il punto della situazione sul Gran Suino Padano, per meglio comprendere come gli istituti di credito si stanno comportando con il comparto suinicolo alla luce della grave crisi finanziaria mondiale, intendiamo dare vita a questo incontro, al quale saranno presenti, tra gli altri, il dott. Giorgio Apostoli, responsabile nazionale della Zootecnia per Coldiretti, il dott. Riccardo Crotti, Presidente dell’APA e responsabile del Dipartimento Veterinario di Cremona, il Sig. Giovanni Valtulini, allevatore e vice-presidente del GSP e il dott. Aldo Bellandi, responsabile provinciale di Agrifidi Lombardia».
«Questo incontro si rende necessario perché, da un lato, si sta assistendo ad una progressiva diminuzione delle quotazioni dei suini grassi da macello, e, d’altro canto, perché ci sono alcune importanti novità che crediamo possano entro breve risolvere tutte quelle contrapposizioni che si verificano nelle varie sedi delle Camere di Commercio per la rilevazione dei prezzi dei suini grassi. Situazioni, queste ultime, che troppo spesso portano a non quotare i prezzi dei suini da macello, con conseguenze pesanti soprattutto per gli allevatori che si vedono costretti a vendere comunque i suini in assenza di un prezzo definito – sottolinea Pietro Scolari, Responsabile dell’Ufficio Economico di Coldiretti Cremona –. Si aggiunga il fatto che stiamo assistendo ad una sensibile ripresa dei costi di alimentazione, e anche questo va ad erodere ulteriormente la già scarsa redditività delle imprese suinicole. Ci aspettiamo che gli allevatori partecipino numerosi e che si facciano promotori di proposte per cercare di evitare di entrare in una crisi come quella già vissuta lo scorso anno, che ha quasi portato al collasso le imprese agricole e le cui conseguenze pesano tuttora su tanti allevamenti».