29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
La manovra anticrisi

La Regione fa quadrato con il sistema delle banche

Si comincia con gli istituti di credito pugliesi: aumenteranno di oltre un miliardo i crediti nei confronti di imprese e famiglie

BARI - Aumenteranno del 10,6 per cento i prestiti per le imprese e le famiglie pugliesi. È questo l’impegno che le banche della Puglia si assumono oggi davanti alla Regione e al suo territorio. Un aumento che vale da solo più di 1 miliardo 260milioni di euro e che farà salire l’intera quota destinata ai finanziamenti dalle banche del territorio a 13 miliardi 85milioni.
Gli istituti di credito rispondono così alla sfida che la Regione Puglia, attraverso gli Assessorati allo Sviluppo economico, alla Solidarietà, all’Assetto del Territorio, ha posto loro come uno dei tasselli fondamentali della manovra anticrisi. Una sfida girata alle banche pugliesi per la Puglia, mediante un articolato protocollo d’intesa. Cuore dell’accordo, l’impegno delle banche a concedere più prestiti, in meno tempo e a minori costi sia alle imprese che alle persone, con la promessa di una maggiore trasparenza e di una puntuale informazione anche attraverso i canali della comunicazione istituzionale della Regione Puglia.

A siglare il protocollo questa mattina sono la Regione Puglia, rappresentata dal Vice Presidente e assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo e dagli Assessori alla Solidarietà Sociale (Elena Gentile) e al Territorio (Angela Barbanente), la Banca Popolare di Bari (attraverso il suo Amministratore delegato Marco Jacobini), la Banca Popolare di Puglia e Basilicata (firma il presidente Raffaele D’Ecclesiis), la Banca Popolare pugliese (nella persona del Vice Direttore Generale Marcello Congedo), la Federazione Pugliese delle Banche di Credito Cooperativo (sigla il Presidente Augusto dell’Erba). Una scelta mirata per ripartire dal territorio e dai suoi punti di forza, che afferma di aprirsi anche alle altre banche purché si impegnino formalmente a dichiarare di quanto aumentano la quantità dei propri «impieghi» cioè dei finanziamenti concessi a imprese e famiglie pugliesi attraverso prestiti e mutui.

Il punto di partenza oggi sono le banche pugliesi che rappresentano un attore di rilievo nella nostra economia, un tessuto forte e radicato. Il protocollo impegna infatti un numero complessivo di 31 istituti di credito (le 3 Popolari più 28 Banche di Credito Cooperativo), che da soli rappresentano il 30% circa di tutti gli sportelli bancari della Puglia. Istituti che, a fine 2008, vantavano depositi per 22miliardi 787milioni di euro e avevano concesso finanziamenti per 11miliardi 824milioni, e che contano un numero di soci che è un vero e proprio esercito: 132.758.

Lo scenario
La necessità dell’impegno ottenuto dalle banche, è tutto nella dimensione e nell’aggressività della crisi economica internazionale. Il rischio è il rallentamento del ciclo di espansione del tessuto produttivo pugliese che nel biennio 2006-2007 ha visto aumentare il Pil complessivamente del 4%, mentre nei primi nove mesi del 2008 l’export è cresciuto del 9,7% contro il 5% dell’Italia e l’8% dell’Italia meridionale. Proprio per questo la Regione Puglia ha costruito la più corposa manovra anticrisi in Italia, mettendo in campo in prima battuta 355 milioni 770mila euro attraverso due regolamenti e 7 bandi (tutti attivati, che mobilitano 1 miliardo di investimenti e 1 miliardo di prestiti) e successivamente altri 100 milioni attraverso un ulteriore avviso (che sarà pubblicato a breve) per gli aiuti alle micro e piccole imprese per il quale saranno erogati 100 milioni di euro di risorse pubbliche e mobilitati investimenti per altri 400 milioni.
In questo quadro è tuttavia necessario attivare anche una forte collaborazione tra le politiche regionali e il sistema creditizio che ha un ruolo strategico nell’economia regionale. Anche perché secondo Bankitalia c’è un generale rallentamento nell’erogazione del credito. In Puglia la flessione più significativa riguarda proprio il sistema delle imprese. Secondo le ultime stime a novembre 2008 l’erogazione del credito è cresciuta del 5,3% rispetto all’11,6% del 2007, mentre per le imprese familiari questo dato è addirittura negativo (-2,3% a novembre 2008). Alla luce di questi dati il tessuto delle Banche popolari e delle Banche di Credito cooperativo può giocare un ruolo significativo per il sostegno delle aziende.

Il protocollo: «Più impieghi in meno tempo», «Più credito a famiglie e persone»
Il protocollo si compone di 14 articoli che illustrano due programmi, uno dedicato alle imprese, l’altro alle persone.
Il Programma Imprese punta a garantire che il sistema bancario regionale fornisca un sufficiente stock di impieghi creditizi (cioè di finanziamenti) nei confronti delle imprese e diminuisca i tempi dell’accesso al credito, dunque «più impieghi in meno tempo». Mira inoltre a migliorare il merito creditizio delle Piccole e Medie Imprese (PMI) e facilitarne l’accesso al credito contenendo il prezzo, cioè «più garanzie, più credito e a minori costi». Altro obiettivo è promuovere l’integrazione dei nuovi strumenti di incentivazione regionale nel catalogo dei prodotti creditizi («più credito e più prodotti con i nuovi aiuti della Regione Puglia»). Il protocollo punta infine a favorire lo smobilizzo dei crediti delle PMI nei confronti della Pubblica Amministrazione Regionale e Locale («più pagamenti in minor tempo»).
Il Programma Persone ha come obiettivo principale studiare meccanismi alternativi per la valutazione dell’affidabilità creditizia delle persone e delle famiglie in condizioni di disagio sociale, migliorare la valutazione del merito creditizio e facilitare l’accesso al credito («più credito a famiglie e persone»). Anche nel Programma Persone è prevista l’integrazione dei nuovi strumenti di incentivazione regionale nel catalogo dei prodotti creditizi delle banche. Ultimo obiettivo del programma è promuovere la responsabilità personale e favorire forme di risparmio integrato per incrementare la qualità della vita e contrastare la povertà. In particolare si punta a definire un percorso che, si legge sul protocollo, «consenta di sostenere i soggetti ‘vulnerabili’ nell’accesso a forme di micro-credito individuale, nonché nella definizione di un percorso personale di risparmio di medio periodo, finalizzato ad affrontare, in linea con le migliori esperienze europee ed internazionali, spese per il miglioramento delle condizioni di vita del nucleo familiare, la manutenzione della casa di proprietà, l’acquisto della prima casa, la sua ristrutturazione».

I commenti
«Mentre a Roma – ha dichiarato il Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo – si fa un gran parlare di manovra anticrisi e l’unico risultato è che la Puglia non ha ancora ricevuto i 3 miliardi e mezzo di euro che attende da tre anni, noi ripartiamo dal nostro sistema che è fatto di famiglia, di imprese e di una radicata rete di banche che muove quasi 133mila soci. Sono realtà sane, nei loro patrimoni non ci sono titoli «tossici». Costituiscono un pezzo del territorio dal quale ripartire».
Per l’Assessore al territorio Angela Barbanente, «la Regione risponde con tempestività ed efficacia alla richiesta di azioni di sistema e, in particolare, di sostegno all’accesso al credito proveniente dalle imprese del settore edilizio e dalle famiglie che incontrano difficoltà non solo a acquistare un alloggio dignitoso ma anche a tenere in decoroso stato di manutenzione quello occupato. Azioni, dunque, destinate a svolgere un rilevante ruolo anticiclico nella crisi in atto, in un settore di importanza primaria, oltre che per l’economia regionale, per la qualità della vita delle persone e delle famiglie pugliesi». Un aspetto, questo, sottolineato anche dall’Assessore alla Solidarietà sociale Elena Gentile: «Attraverso questo protocollo – ha detto – si studiano meccanismi come il microcredito che possono permettere alle famiglie di affrontare spese come, per esempio, l’apparecchio ai denti dei propri figli, ma si punta anche ad incentivare il risparmio, sperimentando percorsi che consentano di aumentare il proprio conto in banca disponibile per l’acquisto di servizi di cura, se si è raggiunta una determinata quota di risparmio. Sono interventi che promuovono l’autosviluppo e incrementano la qualità della vita. L’Assessorato conta attraverso questo Protocollo di incentivare anche il sistema dell’imprenditorialità civile e sociale che grazie ad un migliore rapporto con il mondo creditizio sarà messo nelle condizioni di tutelare e incrementare il livello occupazionale e operare investimenti per il miglioramento della qualità dei servizi offerti, a tutto vantaggio delle comunità locali».

SCHEDA

Il sistema bancario pugliese
Il sistema bancario pugliese, che sottoscrive il Protocollo con la Regione Puglia, è rappresentato da Banca Popolare di Bari, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Banca Popolare Pugliese, Banche di Credito Cooperativo (BCC).
È composto da 31 banche (di cui 28 le BCC), e totalizza un numero di sportelli pari in tutta Italia a 552. In Puglia questi costituiscono il 30% circa di tutti gli sportelli bancari presenti.
Questi Istituti di credito raggruppano un numero di soci pari a 132.758, mentre i dipendenti sono 4.948.
Dispongono di depositi totali (nel gergo tecnico si parla di Raccolta globale) pari a 22 miliardi 787 milioni di euro.
I finanziamenti che hanno concesso nel 2008 (cioè gli impieghi alla clientela, dai quali sono esclusi i prestiti alle banche) ammontano ad 11 miliardi 824milioni. Grazie al protocollo siglato con la Regione Puglia, aumenteranno del 10,6 per cento, salendo a quota 13 miliardi 86 milioni.