18 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Frodi alimentari

9 italiani su 10 non guardano la scadenza

E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l’azione dei carabinieri dei Nuclei Antisofisticazione che ha portato al sequestro di mille tonnellate di cibi avariati per un valore di 8 milioni di euro

Il fatto che nove italiani su dieci non guardino la data di scadenza dei prodotti alimentari in vendita conferma l’importanza dell’operazione realizzata dai Nas a tutela della salute pubblica. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l’azione dei carabinieri dei Nuclei Antisofisticazione che ha portato al sequestro di mille tonnellate di cibi avariati per un valore di 8 milioni di euro.

Sulla base dei dati Doxa solo il 13 per cento degli italiani - sottolinea la Coldiretti - presta attenzione alla data di scadenza con il rischio concreto che i prodotti sequestrati potessero finire sulle tavole dei cittadini.

Il 71 per cento degli italiani si fida della qualità dei cibi che acquista, ma la percentuale è destinata a crescere con l’estensione dell’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti fortemente sostenuto dalla Coldiretti e annunciato dal Sottosegretario alla Salute Francesca Martini per tutte le carni.

Con le mobilitazioni degli ultimi anni la Coldiretti è riuscita ad ottenere l'obbligo di indicare la provenienza per carne bovina, ortofrutta fresca, uova, miele latte fresco, pollo, passata di pomodoro e extravergine di oliva nonostante le resistenze delle lobbies in Italia ed in Europa. Ma l'etichetta - sottolinea la Coldiretti - resta anonima per la carne di maiale, coniglio e agnello, per la pasta, le conserve vegetali come il pomodoro proveniente dalla Cina e i succhi di frutta, ma anche per yogurt, latticini e formaggi non a denominazione di origine. E' importante che - precisa la Coldiretti - l'Italia, leader nella qualità alimentare si faccia promotrice in Europa di una nuova normativa piu' attenta alla trasparenza degli alimenti per favorire i controlli e consentire ai cittadini di fare scelte di acquisto consapevoli.

La sofisticazione degli alimenti è un crimine particolarmente odioso perché si fonda soprattutto sull’inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a rivolgersi all’acquisto di alimenti a basso costo. Le truffe alimentari incidono - sottolinea la Coldiretti - particolarmente sugli anziani e sulle famiglie numerose con le coppie con tre o piu' figli e le persone con piu' di 64 anni da sole o in coppia che destinano ben il 21,9 per cento della spesa complessiva agli alimentari, nettamente superiore rispetto alla media nazionale del 18 per cento.

Nel 2008 - conclude la Coldiretti - è praticamente raddoppiato il valore dei sequestri effettuati dai Carabinieri dei Nas di cibi e bevande sofisticate, a conferma dell’accresciuto interesse della criminalità nel settore dell’alimentazione per effetto della crisi economica.