Semplificazione, Evangelisti: «Buone intenzioni ma Governo pasticcione»
«Nulla in contrario di fronte al tentativo del Governo di dare una sforbiciata alle centinaia di leggi inutili ancora in vigore nel nostro ordinamento. Il problema, però, è che quando si disbosca con l’ascia, presi da sacro furore, si rischia, pur essendo in buona fede, di compiere errori e sviste grossolane, tagliando insieme alla gramigna e all’ortica anche le spighe di grano» lo dichiara l’on. Fabio Evangelisti, vicepresidente del gruppo IDV alla Camera.
«La dimostrazione che il meccanismo messo in piedi dal Governo per disboscare la giungla legislativa fa acqua da più parti è che, nel decreto sulla semplificazione normativa oggi all’esame del Parlamento, ritroviamo circa 60 leggi erroneamente cancellate nel decreto 112/2008 del giugno scorso, quando il Governo aveva già avviato un semi-disboscamento, e che nel decreto all’esame oggi, ha semplificato a tal punto da cancellare circa 200 leggi importanti, come quella, ad esempio, che garantisce al cittadino la possibilità di fare ricorso contro gli arbitrii dei funzionari pubblici, e a dover presentare emendamenti governativi per metterci una pezza» spiega Evangelisti.
«La verità è che la legittima necessità di disboscare la giungla legislativa è l’ennesimo spot di questo Governo che, così come in tema di sicurezza, di violenza alle donne, di economia e di immigrazione, pur di far colpo sui cittadini procede in maniera confusa e pasticciata, costringendo il Parlamento ed il Governo stesso a porvi rimedio» conclude il vicepresidente di IDV.
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