26 aprile 2024
Aggiornato 07:30

Energia: no a deroghe sulla qualità del servizio elettrico

Federconsumatori: «Non vengano esonerate le aziende con meno di 5.000 utenze. No a creare cittadini consumatori di serie a e di serie b»

Gli emendamenti presentati da alcuni parlamentari della maggioranza di governo al disegno di legge as 1305 (Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207), con cui si prevede che le imprese elettriche con meno di 5.000 clienti (pari a 121 aziende sul territorio nazionale per un totale di 126.000 utenti) vengano esonerate dell’applicare le norme sugli standard di qualità del servizio elettrico, sia per quanto riguarda le piccole aziende di distribuzione che quelle di vendita, è una norma discriminatoria ed inaccettabile, che crea cittadini di serie A e di serie B.

Nella fattispecie, 126.000 utenti verrebbero privati, rispetto alle restanti 27 milioni di utenze domestiche, degli standard di qualità del servizio universale deliberate dall’Autorità per l’energia che, peraltro, sono remunerate dagli utenti stessi con il pagamento delle bollette.

Standard di qualità che riguardano l’obbligo di tempi congrui di risposta ai reclami, di rettifiche degli errori nelle fatturazioni, anche nel caso di doppia fatturazione (cosa frequente con l’apertura al libero mercato), di tempi brevi nella risposta da parte dei call-center, del rispetto del piano di investimenti, per ridurre il numero e i tempi medi di interruzione nell’erogazione dell’energia elettrica.

Federconsumatori chiede che tali emendamenti non vengano portati avanti, per non dare spazio a nessuna discriminazione, né mettere in discussione, con delle deroghe, il principio della concorrenza, negando possibili benefici a tutti i consumatori, indistintamente.