24 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Accesso al credito

Misure per facilitare l'accesso al credito per i più svantaggiati

Possibilità di certificare l’affidabilità creditizia di un cittadino attraverso il puntuale pagamento delle bollette, a cominciare da quelle dell’Acquedotto Pugliese, ma anche del gas, dell’elettricità, del telefono

BARI - Ottenere un prestito bancario nonostante bassi salari, poche garanzie e mancanza di una storia di credito. È la possibilità nuova che la Regione Puglia si propone di procurare a chi, già in una condizione di debolezza, si trova di fronte a barriere insormontabili per poter accedere al credito. Il modo è assolutamente innovativo: consiste nella possibilità di certificare l’affidabilità creditizia di un cittadino attraverso il puntuale pagamento delle bollette, a cominciare da quelle dell’Acquedotto Pugliese, ma anche del gas, dell’elettricità, del telefono.

Molto spesso infatti la difficoltà di accesso al credito è dovuta alla mancanza di «informazioni certificate» che le banche o le finanziarie possano utilizzare per valutare l’affidabilità del cliente. Una condizione che accomuna in Puglia un numero molto elevato di persone: ad esempio i giovani di età inferiore ai trent’anni che formano un «esercito» di 700mila persone, gli immigrati adulti, in Italia da almeno un anno, che secondo i dati Inail sfiorano le 68mila unità. A questi si aggiungono i giovani imprenditori e tutti i pugliesi che pur avendo già contratto prestiti desiderano incrementare l’accesso al credito. In tutto, almeno un milione di persone, rese oggi ancora più deboli dall’attuale congiuntura economica.

Da qui l’idea di uno studio di fattibilità per trovare approcci innovativi alla costruzione del curriculum del buon pagatore per chi, altro non ha, se non le bollette regolarmente saldate.
I protagonisti di questo progetto, che si intitola «Credito e inclusione sociale», sono la Regione Puglia, principale sponsor dell’iniziativa attraverso gli Assessorati allo «Sviluppo economico» e alla «Solidarietà», l’Acquedotto Pugliese (AQP) società di proprietà regionale, che fornendo i servizi idrici alla Puglia detiene i dati sulla storia dei pagamenti delle utenze da parte dei cittadini, Crif S.p.A, società bolognese specializzata nella gestione di informazioni e modelli di valutazione del merito di credito, utilizzati dalle principali banche e finanziarie italiane.
Hanno firmato oggi il protocollo d’intesa dal quale prende il via lo studio di fattibilità del progetto, studio che dovrà avere una durata complessiva compresa tra i 3 e i 6 mesi e che porterà alla definizione delle risorse umane e finanziarie necessarie per realizzare l’iniziativa, dei ruoli che ciascuna istituzione o società ricoprirà nel progetto e degli investimenti necessari, di ulteriori istituzioni o società da coinvolgere, della pianificazione di massima nella realizzazione del progetto stesso.

Il progetto «Credito e inclusione sociale»
Se lo studio di fattibilità avrà esito positivo, la Regione e Crif daranno il via al progetto. Funzionerà così: il cittadino intenzionato a chiedere un finanziamento o che si è già visto respingere una richiesta, si rivolge a Crif per il Servizio Attestazione. L’azienda bolognese chiede alle società che erogano acqua, elettricità, gas, servizi telefonici i dati relativi ai pagamenti: in particolare la data in cui è stata attivata l’utenza, la storia dei pagamenti negli ultimi tre anni e gli importi pagati, la data in cui si sono verificati eventuali ritardi nei pagamenti e quando il ritardo è stato sanato. Crif verificherà anche la presenza di informazioni di rilievo sulle banche dati pubbliche e sul sistema di informazioni creditizie per includerle nella valutazione. L’esito della valutazione di affidabilità viene fornita al cittadino che può presentarla all’istituto di Credito al quale richiede il finanziamento.

I protagonisti
Hanno siglato l’intesa il Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo, l’Assessore alla Solidarietà Elena Gentile, il Direttore generale dell’Acquedotto Pugliese Massimiliano Bianco e Piero Crivellaro, Responsabile Relazioni istituzionali di Crif.
«Dopo l’attivazione di buona parte degli interventi della manovra anticrisi – ha commentato Sandro Frisullo – questo protocollo potrebbe dare il via ad una rivoluzione nel sistema creditizio condotta dal basso perché coinvolge i soggetti più deboli, che risentiranno più degli altri dell’atteggiamento selettivo e prudenziale previsto per il 2009 da parte degli istituti di credito. Mi riferisco in particolare agli stranieri, ai giovani, alle famiglie monoreddito e ai lavoratori con contratto a tempo determinato. Sono persone spesso invisibili secondo le metodologie ordinarie di valutazione creditizia, eppure capaci di contribuire in modo significativo alla nostra economia. Basti pensare che le imprese individuali che hanno titolari extracomunitari oggi superano in Puglia le 7.500 unità ed è un dato che cresce ogni anno a ritmi del 5%. Accedere al credito mette in moto l’economia. In Puglia il danaro concesso alle famiglie, tra mutui e finanziamenti vari ha superato nel 2007 i 19 miliardi di euro. Lo dice la Banca d’Italia rilevando una crescita a ritmi sostenuti dei prestiti di +12,2% rispetto al 2006 erogati da banche e società finanziarie. Chissà di quanto potrebbe aumentare questa cifra grazie ai crediti di chi fino ad oggi è stato invisibile».
Per l’Assessore alla Solidarietà Elena Gentile «l’esclusione dal mercato del credito per questo segmento della popolazione oltre a condurre i soggetti deboli nei circuiti dell’usura costituisce un freno allo sviluppo familiare e professionale, che accentua l’emarginazione per soggetti già svantaggiati. In questo senso la Regione facilitando l’accesso al credito, può contribuire concretamente ad una maggiore coesione e integrazione sociale oltre che alla crescita del territorio».