29 marzo 2024
Aggiornato 15:30

Turismo, Manzato: «Monitoraggio permanente situazione»

«Intensificare gli sforzi sia sull’organizzazione dell’offerta, sia sulla promozione, sia sugli investimenti infrastrutturali»

VENETO - «Il collega Atalmi non ci crederà, ma quello che chiede lo faccio pressoché quotidianamente e a tutti i livelli, formali e informali: la situazione di crisi dell’economia e i suoi riflessi attuali e futuri sulla maggiore industria del Veneto mi sono ben noti e chiari da tempo». Lo afferma il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato, in relazione alle dichiarazioni del consigliere regionale dei Comunisti Italiani sul settore turistico.

«Proprio perché siamo ben consapevoli di quanto sta accadendo – aggiunge Manzato – ho voluto con il bilancio 2009 (e il Consiglio regionale è stato d’accordo) intensificare gli sforzi sia sull’organizzazione dell’offerta, sia sulla promozione, sia sugli investimenti infrastrutturali funzionali al miglioramento qualitativo del nostro turismo. Tutti i giorni incontro e mi consulto con singoli operatori, con le associazioni, con i rappresentanti di istituzioni e consorzi, anche in vista dell’assise generale sul turismo, che voglio tenere al più presto per definire una strategia di lungo periodo per un comparto che vale per il Veneto 12 miliardi di euro di fatturato».

«Stiamo anche tenendo d’occhio il particolare problema della società americana Starwood, che pare al momento avere i connotati di una crisi aziendale piuttosto che di settore, benché sia reale il calo delle presenze turistiche a Venezia. Quest’ultimo peraltro è un fatto che va analizzato e approfondito, anche perché il capoluogo lagunare è il maggiore e più noto richiamo turistico del Veneto a livello mondiale. La Giunta regionale è in ogni caso molto attenta alle questioni legate all’occupazione e all’attivazione di ogni genere di ammortizzatori sociali anche in questo settore. Posso assicurare Atalmi – conclude Manzato – che la collega Elena Donazzan è in prima linea sull’intero fronte, in riferimento sia alle questioni congiunturali sia a quelle strutturali che stanno investendo anche la nostra economia».