Piano E-Governement 2012: I punti salienti
Ti proponiamo la sintesi del Piano E-Governement 2012, curato dal ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta
PERCHÉ IL PIANO? - Il Piano E-gov 2012 è un impegno per l’innovazione, la diffusione di servizi di rete, l’accessibilità e la trasparenza della Pubblica Amministrazione, per avvicinarla alle esigenze di cittadini e imprese. Il Piano richiede non solo risorse finanziarie ma soprattutto l’impegno organizzativo delle amministrazioni e la capacità delle imprese per sviluppare soluzioni standard, aperte, adeguate al sistema pubblico di connettività, che è l’infrastruttura con cui le amministrazioni parlano tra loro e con gli utenti.
La strategia dell’Unione europea punta al miglioramento della regolamentazione e alla riduzione degli oneri amministrativi per rafforzare la competitività. La Commissione ha presentato il Programma d’azione per la riduzione del 25% entro il 2012 degli oneri derivanti dalla legislazione. La dichiarazione ministeriale di Riga nel giugno 2006 ha posto l’obiettivo della riduzione dell’esclusione dei gruppi sociali svantaggiati e delle regioni arretrate del 50% entro il 2010.
Su questi temi il ritardo dell’Italia si è accumulato negli anni recenti. Nell’anno 2007:
in Italia solo il 17% delle famiglie usa internet
mentre la media europea è del 32%
nei grandi paesi europei il valore sale al 40%
nei paesi del Nord Europa raggiunge il 60%
Lo scarso uso di Internet è determinato anche dalla scarsità delle informazioni e dei servizi che la Pubblica Amministrazione offre on line attraverso la rete. Occorre un impegno convergente delle amministrazioni centrali e locali per superare questo divario.
L’ATTUAZIONE DEL PIANO
Il Piano E-gov 2012 ha quattro ambiti di intervento prioritari:
settoriali, riferiti alle amministrazioni centrali dello Stato e alle Università (oltre 20 progetti)
territoriali, riferiti sia alle regioni che ai capoluoghi (oltre 40 progetti)
di sistema, mirati allo sviluppo di infrastrutture, come il Sistema pubblico di connettività, o di capacità, come i progetti per ridurre il digital divide e migliorare l’accessibilità dei servizi (4 macroprogetti)
internazionali, per mantenere un forte impegno sia nella rete europea delle infrastrutture, sia nella rete europea dell’innovazione e delle best practice.
L’impegno finanziario di legislatura è previsto in 1.380 milioni di euro, sulla base di un fabbisogno misurato con attenzione e indispensabile per conseguire l’obiettivo di recuperare il ritardo.
Le intese istituzionali sono il primo passo in questa direzione: saranno oltre 60 per coinvolgere amministrazioni centrali, regioni ed enti locali.
Il Piano E-gov 2012 sarà monitorato e i risultati resi pubblici nel portale «e-gov 2012» e nelle relazioni trimestrali di attività.
QUAL È L’IMPATTO DI E-GOV 2012?
Il Piano ha un impatto sulla vita dei cittadini e sull’attività delle amministrazioni. Vediamone alcuni esempi:
SCUOLA - La pagella elettronica per le scuole secondarie, l’anagrafe scolastica e comunicazione diretta scuola-famiglia investono 10.500 scuole e 370.000 classi e riguardano 7.200.000 studenti.
Le aule informatizzate, con lavagne digitali e accesso ai contenuti didattici on line, saranno realizzate in 31.500 classi aule informatiche e potranno essere usate da 500.000 insegnanti.
GIUSTIZIA - Le notificazioni telematiche delle comunicazioni e degli atti processuali civili verranno attivate entro il 2010 per tutti i tribunali e riguardano oltre 1.500.000 processi civili. Il rilascio telematico dei certificati giudiziari rappresenta un risparmio di tempo per il cittadino ed una accelerazione nella risposta da parte dell’amministrazione giudiziaria: sono oltre 1 milione l’anno le transazioni solo per il documento del Casellario.
SANITÀ - La digitalizzazione delle prescrizioni e dei certificati medici, secondo gli standard del fascicolo sanitario elettronico, a partire dal 2011 saranno strumenti a disposizione di tutti i 55.000 medici di base. L’impatto è rilevante sui tempi di risposta ma anche la carta viene ridotta in modo significativo, tenuto conto che le visite sanitarie sono circa 350 milioni all’anno.
IMPRESE - Il portale «Impresa in un giorno» costituisce un punto di accesso unico per gli adempimenti necessari alla costituzione delle imprese o alla loro variazione. Dal 2010 ne potranno beneficiare come servizio generale circa 4 milioni di imprese e circa 430.000 imprese nuove ogni anno.
SICUREZZA - I cittadini richiedono circa 1.600.000 passaporti l’anno: il nuovo passaporto elettronico è una necessità e definisce lo standard logico e di sicurezza da utilizzare anche per l’emissione della carta di identità elettronica.
DEMATERIALIZZAZIONE - La casella elettronica del cittadino, la fatturazione elettronica, i pagamenti e l’accesso alle pratiche on line consentono risparmi di costi e di carta: i servizi saranno disponibili dal 2010 per tutti i cittadini, per 4 milioni di imprese e per 10.000 amministrazioni pubbliche. In questo modo si riducono i documenti amministrativi cartacei, che oggi riempirebbero il Duomo di Milano. La gestione elettronica del 10% dei documenti dell’amministrazione pubblica consente un risparmio di 3 miliardi all’anno.
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