25 aprile 2024
Aggiornato 23:30

Agricoltura, Manzato: la regione scommette sul Polesine

Nell'attuale fase di crisi c'è però bisogno di un progetto di sviluppo complessivo del territorio: economico, infrastrutturale, turistico e agricolo

ROVIGO - «La Regione scommette sul Polesine e sulla sua agricoltura, anche come elemento di sviluppo per il resto del Veneto. Nell'attuale fase di crisi c'è però bisogno di un progetto di sviluppo complessivo del territorio: economico, infrastrutturale, turistico e agricolo. E crederci tutti con determinazione». Non ha avuto dubbi il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato, intervenendo questa mattina a Rovigo al convegno sul tema «Lo stato di salute della PAC, risvolti economici per il Polesine», promosso da Coldiretti Rovigo.

E' stato un appuntamento partecipato oltre le aspettative, con molti imprenditori agricoli rimasti in piedi per l'esaurimento dei posti a sedere, segno dell'interesse nei riguardi di un settore cruciale per la Provincia di Rovigo, la cui superficie media aziendale agricola è di gran lunga più alta del Veneto, quasi 13 ettari rispetto al dato regionale di 5,8 ettari. Ai lavori, introdotti dal presidente dell'organizzazione professionale polesana Valentino Bosco e conclusi dal presidente regionale Giorgio Piazza, sono intervenuti tra gli altri Paolo Magaraggia, rappresentante Coldiretti per le relazioni con le istituzioni comunitarie, l'on. Luca Bellotti e il vicepresidente dell'amministrazione provinciale Gino Sandro Spinello.

Manzato ha annunciato nell'occasione che i pagamenti per le aree a controllo inizieranno tra fine febbraio e i i primi di marzo, in anticipo di un paio di mesi rispetto al passato. Ma soprattutto ha delineato le azioni regionali per il primario e per il turismo («comparti che devono procedere in stretta connessione») finalizzate ad affrontare la crisi economica, «della quale non conosciamo la durata e non vediamo ancora tutti gli effetti, e che però va aggredita e non subita, per dare slancio competitivo alle imprese e sostegno al loro reddito, che è l'obiettivo politico della Regione». Questo si tradurrà in sostegno all'impresa, concentrando sulla competitività le misure del Programma di sviluppo Rurale in una visione strategica degli aiuti; in sburocratizzazione; in finalizzazione delle azioni capaci di dare redditi aggiuntivi. Come ad esempio quelli che possono derivare da iniziative per la produzione aziendale di energia. Su quest'ultimo tema Manzato ha confermato peraltro la contrarietà della Giunta all'estrazione di metano in Adriatico, che potrebbe causare danni irreparabili al territorio per i quali non c'è compensazione che tenga, mentre ha informato sull'ormai prossima discussione in aula della riforma regionale del settore della bonifica.