5 maggio 2024
Aggiornato 17:30
Associazione regionale allevatori della Sicilia

Carcasse animali, ARAS gestirà smaltimento

Lo prevede un disegno di legge, presentato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via, già approvato dalla giunta e trasmesso all’Ars per l’ok definitivo

PALERMO - Sarà affidata all’Aras, l’Associazione regionale allevatori della Sicilia, la gestione della raccolta e dell’eliminazione delle carcasse degli animali. Lo prevede un disegno di legge, presentato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via, già approvato dalla giunta e trasmesso all’Ars per l’ok definitivo. La norma modifica alcune parti della legge regionale numero 3 del 2005, che aveva stabilito che a curare le attività di raccolta ed eliminazione delle carcasse dovevano essere consorzi volontari di gestione appositamente costituiti. Una previsione sulla quale la Commissione europea aveva sollevato più di una perplessità sulla compatibilità degli interventi con il regime degli aiuti di Stato.

«Abbiamo modificato la norma - spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via - adeguandola alle osservazioni fornite dall’Unione europea. In questo modo, da un lato, garantiremo il mantenimento delle necessarie condizioni igienico-sanitarie, dall’altro, potremo fornire agli operatori del settore l’aiuto necessario a scongiurare l’ulteriore crisi del settore zootecnico».

Già nel 2004 Bruxelles ha autorizzato la Valle d’Aosta alla creazione di un sistema per la raccolta e lo smaltimento di animali morti, che prevede che la gestione del regime di aiuto venga affidata all’Arev, omologa dell’Aras per quella regione. L’Aras è un ente privato a partecipazione regionale che espleta una serie di attività connesse con la pratica zootecnica. Con la nuova norma, l’Associazione si occuperà di operare un raccordo continuo e capillare tra gli allevatori e i soggetti che provvederanno alla raccolta delle carcasse - individuati tramite procedura di gara ad evidenza pubblica - per garantire lo smaltimento in tutto la regione secondo la normativa vigente in materia di materiali specifici a rischio.

«Non appena l’Assemblea regionale darà il via libera al disegno di legge e da Bruxelles arriverà il placet - afferma il dirigente generale del Dipartimento interventi strutturali dell’assessorato, Giuseppe Morale - potremo avviare le operazioni su tutto il territorio regionale, attivando il milione di euro già previsto per i prossimi 3 anni».
I finanziamenti erogati saranno interamente trasferiti agli allevatori sotto forma di rimborso parziale dei costi effettivamente sostenuti per la rimozione e la distruzione delle carcasse degli animali.