5 maggio 2024
Aggiornato 16:30
Crisi economica

«Anche Bankitalia è diventata catastrofista?»

Per Federconsumatori abbiamo di fronte un 2009 disastroso: «si attuino misure eccezionali!»

Dopo gli ultimi dati di Banca d’Italia, che confermano in pieno le previsioni e le analisi dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, o si chieda scusa alle nostre associazioni (Adusbef e Federconsumatori), definite «catastrofiste» o si accusi di catastrofismo la Banca d’Italia.

Meglio ancora sarebbe ammettere, con grande senso di responsabilità, qual è la effettiva situazione del Paese e delle famiglie, senza edulcorare la realtà o credere che tutto si risolva con inni all’ottimismo, sia sulle vendite di Natale che sui saldi, che si sono poi dimostrati un flop assoluto. Anzi, sarebbe ancora più opportuno che, anziché manovre marginali e caritatevoli, oltretutto umilianti ed inconsistenti, si mettano in campo proposte in grado di dare una vera sferzata all’economia.

Infatti, dalle ultime previsioni si evince che il PIL scenderà del 2%, il tasso di disoccupazione salirà all’8,4% e che l’inflazione si attesterà all’1,1%. Questo vuol dire che , solo per la caduta del PIL, ogni famiglia italiana sarà più povera di 1250 Euro. Senza contare né calcolare l’aumento del tasso di inflazione, che causerà una ricaduta negativa per 330 Euro annui e senza contare i mancati introiti per circa 1 milione di lavoratori che verranno allontanati dal ciclo produttivo, pari a una perdita di 492 Euro annui a famiglia (calcolata sulla totalità delle famiglie italiane).

Detto ciò si rende necessario:
- un immediato tavolo di concertazione con tutte le parti sociali che definisca una moratoria, almeno per tutto il 2009, su prezzi e tariffe;
- che si adottino misure per salvaguardare i redditi di chi è allontanato dal ciclo produttivo;
- una riduzione del carico fiscale per 1200 euro per le famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati.

Adusbef e Federconsumatori annunciano che sono in corso incontri e contatti con tutte le associazioni per la preparazione di iniziative pubbliche e di manifestazioni, a livello nazionale ed in ogni città italiana, per esprimere tutta l’insoddisfazione che attraversa le famiglie italiane.