20 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Mobilità, energia e vivibilità a Bologna

Befana 2009: carbone a due assessori bolognesi

Legambiente: «Ecco perchè anche gli assessori Zamboni e Patullo meritano un po' di carbone dalla befana 2009»

Per la Befana 2009 anche la Giunta Comunale di Bologna merita un po' di carbone. O meglio lo meritano - in particolare - gli assessori addetti alla mobilità Maurizio Zamboni e all'ambiente Anna Patullo. Crisi finanziaria e cambiamenti climatici sono il tema dominante della politica europea e stati al centro di appelli e messaggi della Presidenza della Repubblica e delle più alte autorità ecclesiastiche che hanno invitato al cambiamento del modello di sviluppo, al risparmio, ad una innovazione che consenta di uscire dalla crisi e competere meglio come «Sistema Paese».

Sono temi che riguardano direttamente l'energia, la mobilità, la tutela della salute e la vivibilità della città. In quali termini è la risposta dei due assessori più direttamente interessati a questi temi? L'Assessore Zamboni ci ha spiegato che in fondo spegnere SIRIO ha provocato soltanto l'afflusso in centro di 2000 automobili in più. Se le cose stanno così viene da chiedersi perchè tutto questo baccano, più che decennale, sul vigile elettronico se questi sono i risultati. Sono stati spesi miliardi di lire per le installazioni; concessi permessi permanenti a iosa; tutti in sabati Sirio è spento e si entra liberamente senza multe; tutti i giorni si evita la multa parcheggiando in una delle 24 «autorimesse Ascom Bologna». Si continua a dire di no alle proposte di ticket per l'ingresso in città in nome dell'uguaglianza fra i cittadini quando c'è da chiedersi quanto aiuti proprio l'uguaglianza l'attuale sistema della sosta (e quanti sono gli operai e le casalinghe che possono permettersi le soste in centro a 1,5, o 2 euro l'ora). Non sarebbe il caso di avere un trasporto collettivo pagato con i ticket (magari anche le navette proposte dall'Ascom)? Al di là dei proclami e delle grandi promesse sulle grandi opere (Metrò, People Mover ecc.) la realtà è quella di una città nella quale la mobilità ciclabile e pedonale è la parente povera. E'
arrivata l'Alta Velocità ma alla stazione centrale ci sono ancora le barriere architettoniche e si devono trasportare i bagagli per le scale. Una volta usciti, per attraversare Via Pietramellara si chiede l'alta velocità anche ai pedoni che si trovano a fare i conti con un semaforo che in un ciclo di 2 minuti concede loro 20 secondi oltre ai quali arriva il rosso e si rischia di essere travolti dagli automezzi.

L'Assessore all'Ambiente, Protezione civile e Sport Anna Patullo avrebbe potuto dare qualche esempio concreto di risparmio energetico. Avrebbe potuto prescrivere che le luminarie natalizie fossero realizzate adottando i LED che sono più belli e consumano meno, come ha fatto fra gli altri il Comune di Darfo Boario Terme risparmiando più del 50% della bolletta elettrica. Avrebbe potuto prescrivere che le piste di pattinaggio fossero realizzate con impianti tecnologici «a ghiaccio sintetico», che non consumano energia, possono essere usati in ogni stagione, evitano il pericolo di incendi e l'uso di sostanze dannose all'ambiente come il glicole etilenico. Questi tipi di impianti sono stati istallati a New York e in Italia a Desio e anche a Riccione. Perchè non a Bologna? Sempre su questo tema Legambiente ha già segnalato che per le feste – ma tutto l'anno – si deve pensare ad una diversa gestione dell'area di Piazza XX settembre, evitando i disagi, i problemi di sicurezza per i lavoratori e le persone, di difficile vivibilità e di degrado commerciale che si sono presentati anche quest'anno, rese possibili soltanto ignorando – o facendo finta di ignorare - i problemi che si presentano puntualmente.