18 aprile 2024
Aggiornato 02:00
La crisi non penalizzerà gli investimenti in Information and communication technology (Ict)

Il 42% della banche ha una tv aziendale

Si va verso spazi di lavoro virtuali e strumenti come blog e wiki interni. Dalla Intranet un ruolo attivo per accelerare il cambiamento, rafforzare le relazioni e l’appartenenza all’azienda

Il 42% delle banche usa una web tv aziendale e il 18% intende introdurla in futuro. Insomma il videocasting, ossia la realizzazione e la trasmissione sulla Intranet di brevi filmati, nelle banche è un fenomeno affermato e comunque in crescita. Si trasmettono soprattutto riunioni e convention, ma trovano spazio anche la formazione, la comunicazione interna e quella da parte del top management ai dipendenti. Molto diffuse le interviste, in un’ottica di coinvolgimento e interazione, per far meglio conoscere il lavoro di ciascuno, condividere prospettive e sondare le opinioni.

E’ quanto emerge dal V Rapporto annuale dell’Osservatorio Intranet Banche, curato da ABI Lab – il Consorzio per la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie per la banca – e la School of management del Politecnico di Milano, cui hanno partecipato banche che rappresentano l’80% del settore in termini di dipendenti.

Circa gli investimenti in Ict, il Rapporto ha evidenziato che negli ultimi tre anni nella maggioranza dei casi si è registrato un incremento rilevante. Le prospettive future non sono rosee. La crisi nella maggioranza dei casi non dovrebbe però penalizzare quelli per i prossimi tre anni. Lo scenario è comunque variegato e complesso. La crisi sta infatti chiedendo alle imprese finanziarie di riconsiderare le priorità anche per ciò che riguarda l’Ict. «Con i nuovi strumenti e gli approcci di partecipazione – chiarisce Domenico Santececca, Presidente di ABI Lab e Direttore Centrale Area corporate dell’Associazione bancaria italiana - la reti interne aziendali hanno la possibilità di svolgere un ruolo primario nel sostenere e facilitare i riassetti organizzativi. Possono dare una efficace risposta alle esigenze sempre più pressanti di apertura, collaborazione, partecipazione e flessibilità. Dalla Intranet può venire un ruolo attivo per accelerare il cambiamento, rafforzare le relazioni e l’appartenenza all’azienda».

Dal rapporto dell’Osservatorio emerge che le banche italiane sono impegnate nell’Enterprise 2.0, la prospettiva aziendale del web 2.0. Da alcuni anni Internet è ormai associato al web 2.0, la cui caratteristica è la partecipazione degli utenti nel creare contenuti,non solo nell’utilizzarli. A livello aziendale queste nuove modalità ormai molto diffuse nell’ambito privato possono avere grandi potenzialità. In un contesto di impresa si parla quindi di Enterprise 2.0. Questa evoluzione tecnologica tocca da vicino anche le banche italiane, come strumento di efficienza, ma anche per competere in un ambito sempre più concorrenziale. E così la Intranet – la rete aziendale interna – diventa sempre più un vero e proprio spazio di lavoro virtuale, arricchendosi con strumenti di Enterprise 2.0 come blog e wiki. L’obiettivo è costruire un elemento di flessibilità organizzativa e di rafforzamento della identità aziendale.

Da un’analisi degli strumenti (Figura 1) emerge che quelli di social networking - come blog, wiki e social network veri e propri – sono in una fase emergente. Sono ancora poco presenti ma considerati di rilevanza medio alta, di qui l’attesa di uno sviluppo marcato nei prossimi anni. Agende condivise, web conferencing, spazi di lavoro virtuali, forum e presenza on line sono invece già abbastanza consolidati. Di nicchia, poco diffusi e con un limitato sviluppo futuro: chat e sperimentazione sui mondi virtuali.