Energia: in 4 anni risparmio equivalente ai consumi elettrici di 2,5 milioni di abitanti
Bilancio positivo nel terzo rapporto annuale sui “certificati bianchi” ed obiettivi crescenti per il 2009
Nel periodo gennaio 2005-maggio 2008, nelle case degli italiani sono stati installati oltre 800 mila elettrodomestici a basso consumo, 21 milioni di lampadine ad ‘alta efficienza’, 230mila mq di pannelli solari per produrre acqua calda. Con queste apparecchiature, insieme ad altri accorgimenti utili, le famiglie hanno assicurato l’80% del risparmio energetico totale ottenuto con i «certificati bianchi» (*). E’ quanto emerge dal Terzo Rapporto Annuale dell’Autorità per l’energia sullo stesso meccanismo dei ‘certificati bianchi’ (o «Titoli di Efficienza Energetica»), un sistema che sta offrendo consuntivi molto positivi, a sostegno di un utilizzo sempre più efficiente ed intelligente dell’energia.
Dal Rapporto emergono anche miglioramenti dell’efficienza energetica nei processi industriali, per effetto dell’installazione di centinaia di nuovi motori elettrici e di regolatori di frequenza, nonché di decine di sistemi di cogenerazione; nel settore pubblico sono stati resi più efficienti i sistemi di illuminazione grazie alla sostituzione di 420mila lampade e all’installazione di sistemi di regolazione automatica ‘taglia-consumi’.
A conferma del successo del meccanismo di mercato «certificati bianchi», nei primi quattro anni di applicazione (dal gennaio 2005 al dicembre 2008) il risparmio complessivo ha già superato i 2 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (tep). Un risparmio che equivale alla produzione elettrica di una centrale da più di 1.100 MW ed ai consumi domestici di più di 2,5 milioni di abitanti, evitando più di 5 milioni di tonnellate di emissioni di CO2
Ai vantaggi prodotti per il Paese in termini ambientali, di sicurezza del sistema energetico e di crescita di competitività nel settore dei servizi e delle tecnologie ad alta efficienza energetica, si aggiungono i benefici economici diretti per i consumatori presso i quali sono state attuate azioni di risparmio energetico. A fronte di incentivi per circa 110 milioni di euro erogati dall’Autorità, il costo energetico evitato dai consumatori (presso i quali sono stati realizzati gli interventi) è stato infatti dalle 9 alle 14 volte il costo degli stessi incentivi (per ogni unità di energia risparmiata).
Più in generale, il meccanismo dei ‘certificati bianchi’ sta contribuendo: a stimolare la nascita di un mercato dei servizi energetici; a diffondere tra le imprese e i cittadini una solida cultura dell’efficienza energetica e dell’uso razionale dell’energia; ad incentivare la realizzazione degli interventi più costo-efficaci; a garantire l’efficienza economica dell’incentivazione, anche attraverso un crescente utilizzo degli scambi in ‘borsa’. Il sistema ha inoltre consentito di promuovere una maggiore diffusione di informazioni ai consumatori e, per questa via, una crescente sensibilizzazione sul tema del risparmio energetico, elemento essenziale per la diffusione delle tecnologie più efficienti.
Nuovi obiettivi 2009 per i distributorii
Con delibera n. EEN 35/08 del 15 dicembre 2008 (definita a seguito dei decreti ministeriali del 20 luglio 2004 e 21 dicembre 2007), l’Autorità ha anche fissato i nuovi obiettivi di risparmio energetico 2009 per i 75 distributori che sono obbligati a raggiungere tali obiettivi nell’ambito del sistema dei ‘certificati bianchi’. Il livello complessivamente assegnato è pari a 3,2 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep), di cui 1,8 Mtep per 14 imprese di distribuzione di energia elettrica e 1,4 Mtep per 61 imprese di distribuzione di gas. Per raggiungere gli obiettivi le imprese potranno sia realizzare interventi di risparmio energetico presso i consumatori finali, sia acquistare «certificati bianchi» che dimostrino il conseguimento di risparmi energetici da parte di altri soggetti.
Il sistema dei «certificati bianchi» costituisce per l’Italia uno strumento operativo quanto mai importante anche nell’ottica del rispetto degli impegni di politica energetico-ambientale assunti in sede comunitaria. L’esperienza in corso nel nostro Paese, tra le più avanzate (attivata fin dall’inizio 2005 e tra le più avanzate a livello internazionale) è oggetto di continuo approfondimento anche nell’ambito dei lavori dei comitati tecnici istituiti per l’attuazione della Direttiva Europea 2006/32/CE sui servizi energetici. Un sistema simile è operativo in Francia dalla seconda metà del 2006, dove è stato introdotto anche a seguito di approfondimenti e intensi scambi di informazioni con gli uffici dell’Autorità, ed è stato recentemente introdotto in Polonia.
Il Terzo Rapporto annuale della Autorità e il provvedimento (delibera EEN 35/08) con l’elenco delle 75 imprese tenute al conseguimento degli obblighi di risparmio per il 2009, sono pubblicati sul sito internet dell’Autorità (www.autorita.energia.it). Sullo stesso sito è stata pubblicata anche la delibera n. EEN 36/08, che fissa alcune disposizioni in materia di contributo tariffario per il conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico per l’anno 2009.
Il Rapporto nel dettaglio
Analizzando complessivamente i circa 1,8 milioni di tep certificati dall’Autorità dal gennaio 2005 al 31 maggio 2008 (a fine 2008 sono stati superati i 2 milioni di tep), emerge una ripartizione percentuale (degli interventi di efficienza energetica realizzati) nella quale si conferma la prevalenza delle misure per il risparmio di energia elettrica in ambito civile; il peso percentuale di questa tipologia di interventi è cresciuto di ulteriori 4 punti percentuali rispetto al secondo anno di attuazione, mentre di 5 punti percentuali è cresciuta anche la quota relativa agli interventi per la riduzione dei fabbisogni termici in ambito civile; gli interventi sugli usi di illuminazione pubblica e sui sistemi di produzione e distribuzione di energia in ambito civile segnano quindi una minor quota percentuale; rimane invece ancora sostanzialmente stabile il contributo relativo agli interventi per la riduzione dei fabbisogni energetici nel settore industriale
Ai 30 distributori di energia elettrica e di gas naturale individuati nel 2007 dall’Autorità come soggetti con obbligo di risparmio energetico– di cui 20 nel settore del gas naturale e 10 nel settore elettrico (fra i quali Enel Distribuzione, Enel Rete Gas, la Società italiana per il gas dell’Eni, Hera ed altre utilità) - si aggiungono 497 aziende di distribuzione di elettricità e gas naturale, ammesse ad operare nell’offerta di TEE (Titoli di Efficienza Energetica) pur non essendo obbligate al risparmio, e 1169 operatori accreditatisi come ‘società di servizi energetici’ (delle quali circa 150 hanno fino ad oggi partecipato attivamente al sistema).
Al 31 maggio 2008 gli operatori iscritti al Registro dei titoli di efficienza energetica, quindi con possibilità di compra-vendita di certificati, erano 215, dei quali 46 distributori, 160 società di servizi energetici e 8 traders. Dei 215 operatori iscritti al Registro, cresciuti del 23% rispetto all’anno precedente, 175 hanno richiesto ed ottenuto dal GME anche la qualifica di «operatori di mercato».
Grazie ai recenti interventi normativi del Governo e alla regolazione dell’Autorità, nel corso degli ultimi 12 mesi analizzati nel Rapporto, il sistema si è andato progressivamente e ulteriormente rinforzando e consolidando rispetto ai due anni precedenti. Infatti:
i risparmi energetici certificati hanno continuato a crescere e a superare ampiamente gli obiettivi nazionali predefiniti;
i prezzi di scambio dei certificati e, dunque, l’incentivo allo sviluppo di interventi di risparmio energetico, hanno registrato una marcata ripresa, soprattutto per gli interventi sugli usi elettrici; il settore delle società di servizi energetici conferma ed accresce ulteriormente il proprio sviluppo e la propria attività nell’ambito del meccanismo;
si evidenzia una preferenza crescente per lo scambio di «certificati bianchi» in borsa, con una conseguente maggiore trasparenza e funzionalità del mercato;
l’entità degli incentivi e degli investimenti sostenuti dagli operatori, per conseguire i risparmi energetici certificati, rimangono ampiamente inferiori al costo evitato per l’acquisto di energia dagli utenti finali.
(*) I «certificati bianchi», chiamati anche «Titoli di Efficienza Energetica» (TEE), attestano il conseguimento di risparmi energetici attraverso l’applicazione di tecnologie e sistemi efficienti. Vengono emessi dal Gestore del Mercato Elettrico (GME) sulla base delle certificazioni (dei risparmi conseguiti) effettuate dall’Autorità. Un certificato equivale al risparmio di 1 tonnellata equivalente di petrolio (tep), che è l’unità convenzionale di misura usata comunemente nei bilanci energetici per esprimere tutte le fonti di energia tenendo conto del loro potere calorifico.