2 maggio 2024
Aggiornato 08:00
Cenone di Capodanno

Capodanno: a tavola 2,6 miliardi tra cotechini, spumanti & c.

È quanto stima la Coldiretti per la festa di fine anno

Per festeggiare il Capodanno gli italiani spenderanno a tavola circa 2,6 miliardi di euro nelle case o fuori nei ristoranti e nei locali appositamente allestiti. È quanto stima la Coldiretti per la festa di fine anno durante la quale cotechini e zamponi battono salmone, ostriche e caviale e lo spumante italiano vince con il 98 per cento dei brindisi nazionali.

Nonostante la forte variabilità di spesa tra quanti hanno deciso di trascorrere la notte più lunga dell’anno tra le mura domestiche e quanti hanno preferito rinunciare a cucinare, a farla da padrone in tutte le tavole - sottolinea la Coldiretti - è lo spumante con 60 milioni di bottiglie consumate nel corso delle feste di fine anno, tra case private, ristoranti, piazze e luoghi di intrattenimento in Italia.

Sono in molti a brindare Made in Italy anche all'estero dove - precisa la Coldiretti - con lo scoccare della mezzanotte saranno state stappate altre 60 milioni di bottiglie anche per effetto dell’aumento record delle esportazioni sia in valore (+29 per cento) che nel numero di bottiglie spedite (+19 per cento) nei primi nove mesi del 2008 secondo l’Istat.

Tra i piatti in tavola a base di carne i più gettonati sono i tradizionali cotechini e zamponi con un consumo di 8 milioni di chili, sostanzialmente in linea con lo scorso anno anche se - sottolinea la Coldiretti - è aumentata la domanda per quelli artigianali magari acquistati direttamente dagli allevatori.

Tra le oltre 5mila tonnellate di lenticchie chiamate a «portar fortuna» - continua la Coldiretti - particolarmente ricercate sono quelle Castelluccio di Norcia IGP ma anche quelle inserite nell'elenco delle specialità tradizionali nazionali come le lenticchie di S.Stefano di Sessano (Abruzzo), di Valle agricola (Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (Lazio), molisane (Molise), di Villalba e Ustica (Sicilia) o quelle umbre. Insieme a piatti comuni della tradizione nazionale sono molte le specialità locali portate in tavola durante l'ultima notte dell'anno.

Se in Emilia Romagna la festa è accompagnata dagli immancabili tortellini, nelle tavole della Lombardia vincono i risotti mentre in Piemonte sono gli agnolotti a farla da padrone e gli spaghetti - sottolinea la Coldiretti - sono i più gettonati in tutto il Mezzogiorno, tranne in Sardegna dove è il momento dei classici gnocchetti.

Da segnalare il ritorno della polenta, considerato un piatto povero ed economico anche se il costo varia di molto a seconda dei prodotti che l’accompagnano: carne al sugo, con formaggi, funghi e verdure, cacciagione ma in Veneto è molto diffusa per Capodanno la polenta e baccalà. Un piatto che sembra essere stato scelto anche nel menu’ di fine anno del neopresidente degli Stati Uniti Barak Obama insieme a primi piatti della stessa regione come «risi e bisi» e i «bigoli con le sarde» e a crostini di fegatini e affettati misti toscani accompagnati da Chianti Rufina Docg e dal prosecco di Valdobbiadene, secondo il «Metropolitan Post».

Peraltro la polenta tagliata a fette o fritta insieme allo spezzatino è un ottimo modo per riutilizzare i prodotti rimasti in tavola e ridurre così gli avanzi delle feste che secondo la Coldiretti ammontano complessivamente a quasi un terzo dei prodotti acquistati durante le festività di fine anno.