8 maggio 2024
Aggiornato 09:00
Prezzo latte alla stalla

Coldiretti Salerno su prezzo del latte

Testo della comunicazione inviata ai prefetti e agli assessori all’agricoltura della Campania

Parmalat con una raccomandata inviata il 15 dicembre u.s., ancora una volta con una decisione unilaterale e rifiutando ogni dialogo con le Organizzazioni di rappresentanza, ha comunicato ai conferenti latte «alta qualità» delle province di Caserta, Benevento e Salerno che a decorrere dal 1 gennaio 2009 diminuirà l’attuale prezzo del latte di ben 4 centesimi di euro oltre il bonus previsto dalla tabella qualità (0,930 cent.).

Parmalat intende così scaricare, sulle aziende zootecniche, le proprie inefficienze e rispondere alla politica aggressiva di prezzo attuata dalla Grande Distribuzione Organizzata (GDO) che commercializza latte a proprio marchio e a basso costo, ovviamente non di «alta qualità», e sottrae quote di mercato ai prodotti a marchio.
La scelta di Parmalat, però, penalizza in modo particolare proprio le aziende che nella scorse campagne hanno investito per il miglioramento delle strutture e delle tecniche di allevamento per un latte di «alta qualità» .

Parmalat di colpo quindi riporta il prezzo del latte alla stalla allo stesso livello del mese di aprile 2008, non riconoscendo in tal modo neanche i costi di produzione esplosi nel corso dell’ultimo anno e mettendo, di fatto, a rischio chiusura centinaia di allevamenti campani, con gravissimi danni all’economia di vaste aree interne.

L’assenza di certezza contrattuale, derivante dall’atteggiamento di Parmalat che fissa unilateralmente il prezzo di acquisto del latte, mina il futuro delle aziende. Un’incertezza che non permette, da un lato, agli imprenditori di affrontare le scadenze dei mutui, ne rende possibile programmare altri investimenti nell’ambito del nuovo Programma di Sviluppo Rurale e, dall’altro, ai cittadini/consumatori di vedersi assicurato un prodotto di alta qualità del territorio campano.

Considerata la valenza strategica che il comparto riveste nell’economia delle aree interne della regione chiediamo l’urgente convocazione di un tavolo regionale per comporre una situazione ormai divenuta insostenibile che riguarda il mancato riconoscimento di una remunerazione adeguata agli allevatori campani, mettendo a rischio di chiusura le stalle ed in prospettiva il pericolo di delocalizzazione degli impianti di trasformazione e creando forti incognite sul mantenimento dei livelli occupazionali dello stabilimento di Piana di Monte Verna.
Nelle more della convocazione, Coldiretti dichiara lo stato di agitazione della categoria, preannunciando che perdurando l’atteggiamento di chiusura della Parmalat saranno avviate tutte le azione sindacali ritenute utili alla difesa ed alla tutela degli allevatori delle province di Caserta, Benevento e Salerno.