18 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Aperto un confronto con ENEL

La piattaforma e le proposte di Regione Liguria e Comune della Spezia ad ENEL

Spezia vuole imprimere a questo tema una profonda svolta culturale per essere davvero protagonista del proprio destino e svolgere una rinnovata funzione nel contesto nazionale ed europeo

Regione Liguria e Comune della Spezia aprono un confronto con ENEL rispetto alla sua presenza alla Spezia, confronto che costituisce una priorità all'interno della più complessiva strategia che la città sta portando avanti nel ricontrattare le condizioni della permanenza, sul proprio territorio, di una serie di realtà di grande entità e rilievo sul piano nazionale. Si tratta di realtà che hanno contribuito, ma anche condizionato pesantemente lo sviluppo del territorio e che non hanno portato alla Spezia i propri centri decisionali.

Spezia vuole imprimere a questo tema una profonda svolta culturale per essere davvero protagonista del proprio destino e svolgere una rinnovata funzione nel contesto nazionale ed europeo.
Una partita sulla quale Comune della Spezia e Regione Liguria stanno spendendo un forte impegno comune.
Il confronto con Enel punta dunque a rideterminare i rapporti con la città, ricontattando le modalità di una presenza che deve interagire positivamente con il territorio, in quanto parte di esso, riconoscendone il diritto a uno sviluppo plurale e ambientalmente sostenibile.
L'obbiettivo che sta alla base di questo lavoro della Regione Liguria e del Comune della Spezia è quello di fare della Spezia e della Liguria una punta avanzata nel settore dell'energia e dell'innovazione tecnologica, settori sui quali esistono tutti i presupposti perché Spezia possa giocare un importante ruolo nazionale. Settori sui quale Enel può fornire know how e risorse, creando un circuito virtuoso di ricadute sulla città e sull'intera regione.
La scelta di aprire oggi un confronto su questi temi deriva anche da un'analisi sulla sfida che l'Europa, con il pacchetto clima, ha lanciato agli Stati membri. L'Italia è chiamata, nell'immediato futuro, ad attivare processi di riconversione energetica con grandi investimenti sia nella ricerca che nella produzione.
La Spezia si candida ad essere uno dei punti chiave di questo processo e su queste basi apre il confronto con ENEL.
Spezia può ambire davvero a divenire un polo di eccellenza a livello nazionale sui temi dell'energia. Sul territorio esistono già oggi importanti e qualificate presenze sia sul piano produttivo che su quello della ricerca. Aprire un confronto con ENEL significa dunque avviare concretamente anche la messa in rete di questo patrimonio che possiede il territorio per farlo diventare una grande opportunità di crescita e di sviluppo, nonchè di posizionamento sul piano nazionale con tutto ciò che questo significa anche in termini di crescita occupazionale altamente qualificata.

La presenza di Enel alla Spezia
La Spezia ha subito pesantemente, negli anni, la presenza di una centrale che produce l'1,8% del fabbisogno elettrico nazionale.
Il territorio ha subito costi ambientali e sanitari: fino al 1997, infatti, la centrale funzionava a 1800 MegaWatt a carbone e olio combustibile.
Il processo di ambientalizzazione, partito nel '97, ha modificato la configurazione della centrale depotenziandola a 1200 Megawatt con 2 unità a turbogas a ciclo combinato ed una a carbone a 600 Megawatt.
Questa ambientalizzazione, frutto di trattative che la città ha condotto nel corso degli anni, ha portato un miglioramento notevole delle emissioni, che risultano dimezzate rispetto ai limiti fissati dalla normativa.
La centrale continua comunque a rappresentare una fonte di inquinamento dovuta alla combustione del carbone. E continua a persistere un livello alto di emissione di CO2. Il monitoraggio effettuato dalla Regione ha riscontrato inoltre per la situazione dell'area urbana spezzina superamenti dei limiti normativi per i parametri NO2, PM10 e benzene. Oltre alle emissioni della centrale, infatti, si associano gli inquinanti tipici di un'area urbana. Una situazione sulla quale è necessario continuare ad intervenire.

La proposta di Comune della Spezia e Regione Liguria a ENEL
Si incentra sui seguenti obbiettivi:
riqualificazione ambientale del territorio;
ricerca per la trasformazione
innovazione e sviluppo occupazionale

Sono questi i punti che le istituzioni porranno al centro della discussione sull'AIA (autorizzazione all'esercizio dell'impianto secondo le migliori tecnologie per l'abbattimento degli inquinanti) e sulla convenzione socio economica che ricompensa il territorio per la presenza della centrale. Si tratta di tavoli di confronto che dipendono, rispettivamente, dal Ministero e da Enel. Tavoli che Comune e Regione chiedono siano aperti con estrema urgenza. L'autorizzazione integrata ambientale (AIA), infatti, permette al Sindaco, nell'ambito della Conferenza dei Servizi (rtt. 216 e 217 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie 1265 del 193) di dare prescrizioni per migliorare l'impatto a tutela della salute dei cittadini.
Le proposte: Proseguire il processo di ambientalizzazione della centrale e efficientare la produzione energetica. Ad ENEL sarà richiesto di continuare il percorso di ambientalizzazione della Centrale riequilibrando l'uso del metano, soprattutto in condizioni metereologiche sfavorevoli, metano che, negli ultimi anni, ha visto una diminuzione rispetto alla quota di carbone (il carbone è passato dal 33% al 71%). Altra richiesta: un maggior efficientamento della produzione di energia che consenta di produrre più energia a minor consumo di combustibile e l'utilizzo d tecnologie per abbattere ulteriormente gli inquinanti.
Un forte contributo alla riqualificazione ambientale della città con interventi di riqualificazione energetica. Riqualificare ambientalmente la città significa intervenire sia sulla fonte inquinante Enel che sulle altre (traffico, porto, combustione domestica) attraverso interventi di riqualificazione energetica. All'interno della convenzione dovrà dunque essere previsto che ENEL porti alla Spezia know how, conoscenza, capacità, tecnologie per interventi di riqualificazione energetica in questi settori, che contribuiscono oggi con una percentuale intorno al 34% all'inquinamento cittadino.

Nel dettaglio:
La messa a disposizione del know how sull'elettrificazione del porto che consentirebbe una riduzione notevole delle polveri. Il progetto di elettrificazione è previsto dal piano di ambientalizzazione del Porto della Spezia
Teleriscaldamento (recupero del calore e dell'acqua calda), sfruttando energia che allo stato attuale finisce nel mare comportando alterazioni dell'ecosistema marino. Tale energia dovrà essere inviata, attraverso opportune fasi termiche, direttamente nelle zone limitrofe la centrale sia abitative che industriali. Il tutto comporterebbe una minor produzione di CO2 legata ai riscaldamenti domestici e industriali e un minor costo dell'energia venduta ai cittadini
Interventi di qualificazione energetica degli edifici iniziando da quelli pubblici, compresa l'edilizia residenziale pubblica a maggior dispendio energetico considerato che molti edifici attualmente sono sopra i 250 KWH annui rispetto allo standard di efficienza che si aggira intorno 90. Il Comune ha già individuato 30 edifici da un punto di vista energetico sui quali occorre intervenire con tutte le metodologie previste dall'attuale normativa (decreto 311).
Integrazione con i progetti comunitari che l'Amministrazione sta portando avanti nel trasporto pubblico per migliorare la qualità dell'aria cittadina e la vivibilità del centro urbano . Nel FESR è stato richiesto un finanziamento per incrementare i mezzi e la linea filoviaria del trasporto pubblico a trazione elettrica, per riqualificare la pubblica illuminazione e la rete semaforica
Agevolazione per le aziende che si adeguano a degli standard di efficienza e di uso delle rinnovabili. Le aziende disponibili a effettuare interventi di efficienza e risparmio energetici dovranno avere agevolazioni sulla riduzione del costo dell'energia consumata.
Interventi di riqualificazione del Levante, zona maggiormente penalizzata negli anni dalla presenza della Centrale. L'Amministrazione ha già individuato interventi di riqualificazione urbanistica e ambientale.

Investimenti e interventi nell'innovazione e nella ricerca. Enel per Spezia polo energetico nazionale di eccellenza. Spezia punta a essere presidio energetico in, all'avanguardia trasformazione sulla produzione di energie compatibili con l'ambiente, un presidio che concorra a garantire nel 2020 i livelli posti dall'Unione Europea di raggiungimento del 20% di riduzione delle emissioni climaalteranti. Spezia presenta presupposti unici per ambire ad essere un polo di produzione di energia pulita. Potenzialità che, con l'apporto di ENEL in termini di ricerca applicativa, potranno dispiegarsi pienamente. Ciò che si chiede concretamente è dunque la creazione di un centro di ricerca su studio e produzione delle energie rinnovabili, che lavori in stretta sinergia con le altre qualificate realtà di ricerca presenti sul territorio, a partire dal neonato distretto tecnologico sulle tecnologie del mare e dal polo universitario della Spezia che dovrebbe vedere Enel in qualità di socio. Una ricerca che dia la possibilità non solo di sviluppare sistemi di produzione energetica pulita, ma di sviluppare settori di mercato che possono rappresentare per le nostre aziende occasioni di crescita e occupazione di alta qualità.