Sindacati contro la Cai: discriminazioni nelle assunzioni
Le sigle impegnate nel confronto hanno deciso di scrivere una lettera aperta al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, per denunciare «rilevanti difformità» nell'applicazione degli accordi
È ancora polemica tra Cai e sindacati sui criteri con i quali vengono inviate le lettere di assunzione per la nuova Alitalia. Le sigle impegnate nel confronto hanno deciso di scrivere una lettera aperta al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, per denunciare «rilevanti difformità» nell'applicazione degli accordi, mentre l'azienda assicura che se errori sono stati commessi si contano sulle dita di due mani e che la disponibilità a correggerli c'è tutta.
«Ci vediamo costretti a rivolgerci a Lei - si legge nella lettera di Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e UglTrasporti a Letta - per rappresentarle la grave situazione che in queste ore si sta determinando per effetto delle iniziative messe in atto da Cai in relazione alle procedure di assunzione del personale. Da giorni rappresentiamo ai vertici Cai rilevanti difformità nell'applicazione degli accordi di Palazzo Chigi».
In particolare, spiegano i sindacati, si riscontrano «alterazione degli effetti organizzativi attraverso esternalizzazioni mai nemmeno rappresentate; forti penalizzazioni nei confronti delle donne e in particolare delle lavoratrici madri che si vedono poste in Cigs o destinate a luoghi di lavoro lontanissimi dalla propria residenza; violazioni delle liste di anzianità, attraverso assunzioni di addetti più giovani o con livelli retributivi inferiori; assunzione di personale notoriamente in possesso dei requisiti per il conseguimento del trattamento previdenziale; assunzione a termine in luogo di contratti a tempi indeterminato, come rivendicato con forza durante la trattativa, dagli stessi vertici Cai sottoscritto nelle intese, a discapito di risorse con comprovata esperienza, professionalità, abilitazioni e certificazioni».
La risposta di Cai non è fatta attendere: oltre il 10% delle lettere d'assunzione, assicura l'azienda, sono state inviate da Cai a persone tutelate dalla legge 104 (quindi con familiari disabili) o con situazioni familiari degne di attenzione.
Inoltre, Cai ricorda di aver già chiarito i punti in questione nell'incontro di giovedì alla Magliana, quando il direttore del personale, Giovanni Di Stefano, ha assicurato la disponibilità a correggere eventuali errori, che «sarebbero non più di 18 o 20 casi, e che Cai è comunque disponibile a riesaminare».
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