«Testo migliore grazie a Pd ma astensione perchè ancora insoddisfacente»
Lo dichiara il senatore del Pd Enzo Bianco, capogruppo in Commissione lavoro
«Il Pd ha modificato radicalmente l'impostazione originaria del provvedimento di maggioranza sul riordino della Pubblica Amministrazione e in esso sono state accolte molte proposte contenute nel Ddl sul pubblico impiego e sulla trasparenza della Pubblica Amministrazione, presentato proprio dal Partito Democratico». Lo dichiara il senatore del Pd Enzo Bianco, capogruppo in Commissione lavoro.
«Il Ddl e, poi, gli emendamenti del Pd sono stati essenzialmente mirati ad introdurre e radicare profondamente due principi fondamentali per l'efficacia e l'efficienza dell'amministrazione pubblica: il principio della trasparenza totale e il principio della valutazione terza e indipendente».
«La maggioranza - spiega Bianco - ha in effetti colto l'importanza cruciale di questi principi e già nelle commissioni competenti, grazie al lavoro prezioso e decisivo di molti nostri senatori, li ha introdotti nel testo discusso e oggi votato. Nella legge è stato introdotto il principio del ricorso ad organi di valutazione indipendenti e non già dipendenti dal ministero come Brunetta avrebbe voluto. Così l'andamento e la gestione di ciascuna amministrazione saranno posti a conoscenza dei cittadini in maniera credibile e trasparente».
«Il governo - continua Bianco - voleva inoltre irrigidire la gestione dei rapporti di lavoro. Questo anche è stato evitato grazie agli emendamenti che hanno introdotto una valorizzazione della contrattazione collettiva ed una reale responsabilizzaione della dirigenza. Sono state infine introdotte norme oggettive di valutazione e premio del merito».
«Nonostante il lavoro positivo fatto sia in aula che in Commissione che ha trasformato un progetto da noi ritenuto irrivicevibile in una buona legge -dichiara il capogruppo del Pd in commissione affari costituzionali - il Pd ha però deciso di astenersi al voto finale in quanto parti del testo rimangono comunque insoddisfacenti. Trattandosi inoltre di una legge delega, vogliamo anche valutare i decreti attuativi sia perchè il comportamento del ministro Brunetta non è parso sempre coerente sia perchè siamo stanchi degli spot e delle politiche di mero effetto annuncio di questo governo. Invece - conclude Bianco - l'Italia ha bisogno di riforme serie, profonde e effettive della Pubblica Amministrazione giacchè i cittadini ed il Paese pagano un prezzo insopportabile alle inefficienze della P.A. sia in termini di vita di tutti i giorni sia in termini di competitività internazionale».
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