28 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Giornata di mobilitazione nazionale

Circa 20mila braccianti hanno partecipato alla giornata di mobilitazione nazionale indetta da Fai-Flai-Uila

Comunicato unitario Fai-Flai-Uila sulla lotta dei braccianti per misure urgenti sul lavoro e la previdenza, contro il caporalato e per la legalità nel settore, per l'attivazione di un tavolo nazionale e il rinnovo dei contratti

Comunicato unitario Fai-Flai-Uila sulla lotta dei braccianti per misure urgenti sul lavoro e la previdenza, contro il caporalato e per la legalità nel settore, per l'attivazione di un tavolo nazionale e il rinnovo dei contratti.
Circa ventimila braccianti agricoli hanno preso parte questa mattina alla giornata di mobilitazione indetta da Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil per richiedere a governo, Inps e organizzazioni agricole interventi urgenti in favore del lavoro e della previdenza, contro il caporalato e per la legalità nel settore, per l’attivazione di un tavolo nazionale sul lavoro agricolo e per l’immediato rinnovo degli oltre 20 contratti provinciali che devono ancora essere rinnovati.

In tutta Italia si sono svolti presidi e manifestazioni sotto le sedi provinciali dell’Inps, delle Prefetture e delle organizzazioni agricole, seguiti da incontri specifici al fine di trovare delle soluzioni alle criticità riscontrate nel settore.

«Per i lavoratori agricoli restano ancora insolute alcune questioni fondamentali che riguardano la gestione del mercato del lavoro e della previdenza» – ha dichiarato il Segretario generale della Flai-Cgil Stefania Crogi – «e anche il tavolo nazionale sul lavoro agricolo, la cui istituzione fu annunciata mesi fa dal Ministro del Welfare, è rimasto finora solo una promessa non mantenuta».

«Non ci è stata fornita alcuna possibilità di confronto con il governo per cercare di migliorare la condizione di vita e di lavoro dei braccianti agricoli,» – ha continuato Crogi – «ed è per questo che oggi i lavoratori hanno deciso di far sentire la loro voce».

«Se non arriveranno in breve tempo risposte concrete da parte delle istituzioni» – ha concluso il Segretario generale della Flai-Cgil – «saremo pronti ad intensificare la lotta e ad indire altre giornate di mobilitazione. Vogliamo far conoscere uno per uno i braccianti agricoli italiani al governo, all’Inps e alle controparti per dimostrare che non sono fantasmi come qualcuno ancora oggi si ostina a pensare».